Vandali sul nuovo pullman: "Schiaffo alla comunità"

Sfasciati i sedili della linea 41 da San Martino in Rio: in azione un ragazzino. Seta sporgerà denuncia, Brescia: "I bus sono un bene di tutti, vanno tutelati". .

Vandali sul nuovo pullman: "Schiaffo alla comunità"

Sfasciati i sedili della linea 41 da San Martino in Rio: in azione un ragazzino. Seta sporgerà denuncia, Brescia: "I bus sono un bene di tutti, vanno tutelati". .

Un’altra corriera della nuova flotta di Seta è stata vandalizzata. In particolare, sono stati sfasciati alcuni sedili posteriori dell’autobus, disseminando poi tra le sedute la spugna di cui sono imbottiti. È successo ieri mattina sulla linea 41, quella che parte da San Martino in Rio e arriva a Reggio. E il vandalo, identificato dall’autista, pare sia un minorenne della scuola secondaria di primo grado di San Martino in Rio.

A denunciare l’accaduto è l’autista Alberto Brescia: "Con il nuovo anno scolastico sono già iniziati i primi vandalismi". Il fatto sarebbe avvenuto poco dopo le 13.12, orario di partenza del bus. Ad avvisare l’autista in servizio sarebbe stato un altro ragazzo seduto negli ultimi posti. Il conducente non potendo arrestare il veicolo nell’immediato, ha proseguito la corsa fino alla prima fermata programmata; dopodiché avrebbe invitato lo studente della scuola media a fermarsi, riprendendo subito dopo la corsa. Fortunatamente non si sono verificati ritardi né disagi per i viaggiatori presenti. Adesso, però, Seta riceverà la relazione dell’autista e acquisirà i filmati delle telecamere di bordo, andando a sporgere denuncia già nella giornata di oggi al fine di individuare gli autori di questo gesto vandalico.

Trattandosi probabilmente di un minorenne, a rispondere saranno i suoi genitori o chi per lui ha la potestà genitoriale. I danni non sono stati ancora quantificati, ma pare che i sedili danneggiati siano due. Il ragazzo dovrà rispondere dell’atto vandalico e provvedere tramite la famiglia a risarcire il danno.

"Questo è uno schiaffo alla comunità reggiana, all’azienda e ai dipendenti. Gli autobus sono un bene pubblico, sono di ognuno di noi e devono essere tutelati",

commenta Brescia. E si rivolge agli studenti: "I vostri genitori pagano il servizio andando a lavorare ogni giorno, qualcuno magari anche facendo qualche sacrificio. Non danneggiate un bene che serve soprattutto a voi".

Ma questo è solo uno dei tanti episodi. "C’è chi ha imbrattato i pannelli interni con l’indelebile colore nero (in un caso compare anche una svastica, ndr), chi ha rotto il bracciolo e chi invece ha rubato il martello di sicurezza, una cosa gravissima", spiega Brescia. "Noi autisti – aggiunge – non sempre possiamo renderci conto di tutto. A volte ce ne accorgiamo solo dopo la corsa, quando arriviamo allo stazionamento" .

Ylenia Rocco