Un quarto di secolo di vita per l’Università a Reggio Emilia. Un genetliaco importante che l’ateneo ha deciso di celebrare con un importante convegno teso a fare il bilancio di questi primi 25 anni e delineare le sfide future. ’Spazi di crescita’ sarà il titolo dell’assise che si terrà domani, a partire dalle 16.30, nella cornice di palazzo Dossetti, presso l’Aula Magna Pietro Manodori, in via Allegri. Con ingresso libero sino a esaurimento dei posti. Davanti al rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e alle più alte istituzioni cittadine, un folto ’parterre de roi’ di docenti, ricercatori, esperti e studenti animerà la conferenza.
Al netto degli interessanti contenuti che emergeranno dalla medesima, già spiccano le importanti cifre che la sede reggiana di Unimore può vantare: 7 dipartimenti e quasi 11 mila iscritti (il 90% in più rispetto al 2010) in crescita costante.
A guidare l’ampia confraternita di universitari il dipartimento di Comunicazione ed Economia, con 3.376 iscritti, a seguire Educazione e Scienze Umane (2.965), Medicina e Chirurgia (2.087 studenti per i corsi attivi nella nostra città) Scienze e metodi dell’Ingegneria (1.963), Scienze della Vita (354 frequentanti nella sede reggiana). Molto importante pure l’attività di ricerca: 215 progetti europei finanziati negli ultimi due cicli di programmazione, 358 nazionali o regionali: finanziati nel periodo 2014-2020.
Nella più recente Valutazione della Qualità della Ricerca (Vqr 2015-2019), Unimore risulta terza e quinta tra gli atenei statali di analoga dimensione. Fra i progetti di Unimore, la costruzione al Campus San Lazzaro dei nuovi laboratori del Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria e del Dipartimento di Scienze della Vita: 20 milioni di euro di investimento per oltre 6mila metri quadrati di spazi. Già inclusi in accordi quadro, ulteriori sviluppi degli spazi allestiti, o in via di allestimento, al parco Innovazione e dello Studentato di Villa Marchi. Quest’ultimo vedrà aumentare, entro il 2024, i suoi posti letto di oltre 100 unità. Senza dimenticare il fatto che, benchè consolidatosi nel recentissimo passato, gli studi universitari made in Reggio hanno trovato spazio sul finire del 1100, con la scuola di Diritto di Jacopo da Mandra, e nel periodo 1752-1772.
Gabriele Gallo