Un’esposizione per Attilio Bizzarri. All’inaugurazione presente il nipote

Mostra autunnale al centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza dedicata ad Attilio Bizzarri nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa. La mostra "La mia terra, le sue stagioni" celebra l'artista reggiano con opere e momenti di ricordo.

Un’esposizione per Attilio Bizzarri. All’inaugurazione presente il nipote

Mostra autunnale al centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza dedicata ad Attilio Bizzarri nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa. La mostra "La mia terra, le sue stagioni" celebra l'artista reggiano con opere e momenti di ricordo.

La seconda mostra autunnale del centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (dal 9 novembre al 1 dicembre), dal titolo "La mia terra, le sue stagioni", è dedicata alla figura di Attilio Bizzarri, nel venticinquesimo della scomparsa avvenuta nel 1999. Nato a Reggio nel 1913, dopo un brillante avviamento giovanile al mondo del disegno e delle arti plastiche, Bizzarri deve abbandonare la scuola in seguito alla morte del padre. Si iscrive alla scuola di disegno Gaetano Chierici, dove trova come insegnante Ottorino Davoli di cui diviene uno dei più cari e apprezzati allievi. La frequentazione con Giannino Tamagnini è decisiva per lo studio del paesaggio. Tra le mostre personali sono da segnalare gli allestimenti ai Chiostri di San Domenico nel 1997 e ai Musei Civici per l’omaggio postumo del 2007. La mostra del Mavarta, promossa dall’assessorato Cultura del Comune di Sant’Ilario, nasce grazie alla disponibilità della famiglia che ne custodisce il lascito e all’interesse dell’artista santilariese Mario Rosati. Sabato 9 novembre (alle 16), nell’ambito dell’inaugurazione, si terrà un momento di ricordo a cui parteciperà anche il nipote Albino Ivardi Ganapini, fondatore della Scuola di Cucina ALMA di Colorno, professore ad honorem dell’Università di Parma. Orari: lunedì, mercoledì e venerdì 15-19; sabato e domenica 16-18. Ingresso libero.

l. m. f.