’Job not finished’. Il lavoro non è stato completato. Così rispondeva il compianto Kobe Bryant a chi gli chiedeva come mai, nonostante fosse avanti per 2-0 nelle finali Nba con Orlando, non concedesse mai un sorriso ai fotografi o una dichiarazione raggiante ai giornalisti. Anche per la Pallacanestro Reggiana, stasera, arriva la parte più difficile: bissare l’entusiasmante successo ottenuto a Bonn e approdare alle ‘Top 16’ di Bcl. Finire il lavoro, in poche parole. Una sconfitta, infatti, rimanderebbe tutto a gara 3 (martedì in Germania), ma la Unahotels dovrà dimostrare di aver fatto tesoro dei playoff con Venezia, quando perse il ‘match point’ di gara 4 al Bigi e poi uscì di scena in gara 5, al Taliercio.
Nello sport le chance di successo non sfruttate si trasformano spesso in un ‘fallimento’. Questione di flussi di energia, ‘ritmo’, inerzia, chiamateli come volete, ma sono tantissime le volte in cui se non si chiude ogni discorso, poi ci si espone a trappole letali. Esattamente quel che è successo, a parti invertite, alla squadra tedesca. Avanti di 16 all’inizio del quarto periodo, Fleming e compagni hanno iniziato a scherzare con il fuoco, esagerando con le iniziative personali, pensando di averla già vinta.
Un copione che è stato stracciato dalla trance agonistica di Barford (34 punti con 7/7 da 3, record eguagliato per la Bcl) e dai canestri killer di Winston (21 i punti totali) che hanno nobilitato la tenacia con cui Vitali e compagni sono rimasti incollati alla partita.
La buona notizia è che Reggio dovrebbe recuperare Faye dopo lo stop per un problema alla gamba sinistra accusato nel derby con la Virtus del 5 gennaio. Il lungo classe 2005 non potrà essere ovviamente al massimo, ma anche un coinvolgimento per 10-15 minuti di qualità (e intensità…) potrebbe dare una bella mano anche se, come da regolamento ‘Bcl’, coach Priftis potrà contare contemporaneamente anche su Faried e Gombauld, senza l’assillo del turnover previsto in Serie A.
Bonn fa dei rimbalzi offensivi e della transizione le proprie armi principali e vola sulle ali delle iniziative del folletto McGhee (17 punti e 4 assist di media), dello scorer Fleming (15,6 pt) e può spaccare i parziali con le triple di Soares (4/4 da 3 in gara 1) o Pape (33%).
Sotto i tabelloni il riferimento è Kennedy (10,3 pt e 9,1 rimbalzi), ma la Unahotels qui può avere un bel vantaggio. Ecco perché converrà impostare una partita a ritmi più lenti rispetto alle ultime due (Bonn e Milano), con possessi ragionati e con la palla che andrà servita in post basso, in modo da controllare sia l’area che il ritmo. Se Reggio staccherà il pass per le ‘Top 16’ finirà nel girone K dove l’aspettano Manresa, Tenerife e la vincente dell’altro play-in tra gli israeliani dell’Hapoel Holon e i turchi del Petkimspor. Quattro raggruppamenti da quattro squadre, con le prime due che poi formeranno il tabellone da otto dei playoff. Tutti discorsi che però sono prematuri: ‘Job not finished…’.