Bombole d’ossigeno e poi giù nell’abisso di un mese di gennaio che, soprattutto nella prima parte, non lascerà un attimo di respiro ai biancorossi. Messa da parte la trasferta di domani a Trapani, la Unahotels affronterà un vero e proprio tour de force che potrebbe portarla ad affrontare addirittura sei partite in sedici giorni. La Basketball Champions League e la Legabasket hanno infatti comunicato le date dei prossimi appuntamenti e Reggio, con il doppio impegno dei play-in, sarà praticamente sempre in campo.
Si inizia domenica 5 gennaio, quando alle 20 al PalaBigi arriverà la Virtus Bologna per il derby della via Emilia, poi mercoledì 8, sempre alle ore 20, trasferta a Bonn per gara 1 con la squadra che poi domenica 12 sarà già attesa al Forum contro i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano.
Mercoledì 15 Vitali e compagni saranno nuovamente impegnati in coppa, con gara 2 (questa volta in via Guasco) e con la palla a due prevista per le 20. Sempre a Reggio, sabato 18 alle 20, arriverà Trieste per la prima partita del girone di ritorno della Serie A mentre martedì 21 alle 20, a Bonn, è in scaletta l’eventuale gara 3 dei play-in che allo stato attuale ha buonissime probabilità di andare in omda.
Di fronte a uno scenario del genere, come detto, la Pallacanestro Reggiana andrà incontro ad un’apnea che non ha eguali nella recente storia biancorossa. Se per caso non dovesse esserci bisogno di gara 3, ci sarà comunque in programma la seconda giornata di ritorno del campionato, con la trasferta a Tortona già prevista per sabato 25 alle 17,30. Nella migliore delle ipotesi, dunque, saranno comunque sei gare in 20 giorni.
Fortunatamente all’orizzonte c’è il ritorno a pieno regime di Jamar Smith che potrebbe già rientrare per il derby con la Virtus o al massimo per gara 1 a Bonn. Oltre a questo, la società al momento sembra essere intenzionata a trattenere Gombauld almeno fino alla fine dei play-in di Basketball Champions League in cui, da regolamento, possono trovare spazio fino a sette stranieri. Il centro francese potrebbe quindi essere utilizzato in Europa e fare da ‘insurance player’ per il campionato, pronto a subentrare nelle rotazioni in caso di infortuni o drastici cali di performance di qualcuno degli altri stranieri.
Di sicuro però bisognerà cercare di dosare le energie per non arrivare stremati alla fine di questo ciclo infernale.
Francesco Pioppi