Sono quarantaquattro i prodotti tradizionali che compongono il carnet di prelibatezze a marchio di qualità dell’Emilia-Romagna. Piacenza, dal canto suo, fa incetta di salumi pregiati: dal Salame alla Pancetta, fino alla Coppa e al Salame Cremona, tutti possono vantare il marchio Dop. Senza contare il Provolone Valpadana Dop. Parma non è da meno col Salame Felino Igp, il Culatello di Zibello Dop, il Prosciutto Dop e la Coppa Igp. Fiori all’occhiello il Fungo di Borgotaro Igp e il Grana Padano Dop. Oltre all’aceto balsamico, Reggio conta altre due frecce al suo arco: l’Anguria Igp e il Parmigiano Reggiano Dop.
Proseguendo verso Est si trova in effetti una zona di condivisione sul cosiddetto ’oro nero’ emiliano, l’Aceto Balsamico Tradizionale Dop, che interessa sia la nostra provincia che quella Modenese. I ’cugini’ modenesi hanno dalla loro anche l’Aceto Balsamico Igp. Immancabili il Cotechino Igp, lo Zampone Igp e il Prosciutto Dop. Per non parlare delle Ciliegie di Vignola Igp e delle Amarene Brusche Igp, cui fa compagnia anche il Melone Mantovano Igp.
Il Ferrarese può tranquillamente aprire le danze con la Salama da Sugo Igp, in un testa a testa con i Cappellacci di Zucca Igp. Si accodano il tradizionale prodotto da forno della Coppia Igp, l’Aglio di Voghiera Dop, il Riso del Delta del Po Igp e, con un tocco di dolcezza, il Pampapato (o Pampepato) Igp. Anche qui troviamo un prodotto condiviso, stavolta tra Ferrara e Bologna, ovvero l’Asparago Verde di Altedo Igp. Impossibile iniziare la lista dei prodotti a marchio di qualità bolognesi senza citare in primis la Mortadella Igp; tra i gli alimenti più rinomati del capoluogo ci sono poi la Patata Dop e il Marrone di Castel del Rio Igp.
Pochi chilometri e siamo in Romagna, dove si può partire distinguendo l’Olio Extravergine di Oliva Brisighella Dop (Ravenna) dall’Olio Extravergine di Oliva Colline di Romagna (Forlì-Cesena e Rimini). Tra i più conosciuti anche oltre i confini nazionali ci sono senza dubbio lo Squacquerone di Romagna Dop, che rientra anche nei territori di Bologna e Ferrara, e la Piadina Romagnola Igp. Anche qui si apre un capitolo caseario interessante con il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop e la Casciotta d’Urbino Dop. Seguono la Pesca e Nettarina e lo Scalogno di Romagna, entrambi Igp; non ultimo il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp. Chudono la lista la Pera Igp e i Salamini Italiani alla Cacciatora Dop che riguardano, in toto o in buonissima parte, l’intera regione dell’Emilia-Romagna.