Una serata per ricordare il grande Demetrio Stratos e la sua voce. Stasera alle 21 al circolo Arci Gardenia di viale Regina Elena è infatti in programma un evento di musica, improvvisazione e parole per ripercorrere le orme di Demetrio Stratos (foto) e del suo canto difonico. A partire dal lavoro sulla etnomusicologia affrontato da Stratos, durante la serata sarà possibile ascoltare esempi di canto difonico grazie all’intervento di Renè Mirì che, insieme al maestro Gaetano Nenna e al Coro Interculturale di Reggio, offrirà esempi di improvvisazioni musicali e spiegazioni tecniche su questo particolare tipo di canto reso celebre nel nostro paese dal leader degli Area.
Nel corso della serata non mancheranno anche momenti dedicati allo studio del fischio e dello scacciapensieri e un buffet a cura dall’associazione Antipatici Antipodi promotrice della serata. Il canto difonico è possibile grazie a diverse tecniche vocali che permettono di far emergere gli armonici naturali della voce. Ne consegue che una sola persona può emettere contemporaneamente da due a tre note armoniche diverse. I più esperti riescono a scegliere quali armonici amplificare, in modo da poter eseguire melodie precise.Questo utilizzo della voce è presente in diverse culture del mondo. Tipico della tradizione tuvana, dove prende il nome di xöömej, è riscontrabile anche in Mongolia, in Sardegna nel canto a tenore, in Sudafrica nella tribù Xhosa, in Tibet tra i monaci Gyuto, in alcune zone dell’India, come Rajasthan, e in Pakistan.