MATTEO BARCA
Cronaca

Una quarantina di cittadini contesta la gestione del bar comunale, affidata a Planet Aut

Il sindaco Daviddi replica "Se il locale è aperto si deve solo questo progetto sociale".

"La situazione del bar bocciodromo è praticamente precipitata". A sostenerlo sono una quarantina di cittadini in una lettera inviata al sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi. "Possiamo solo dire di essere stati presi in giro in quanto lei ha completamente disatteso le promesse", aggiungono nella missiva. I clienti del bar bocciodromo riferiscono che il locale (di proprietà del Comune) ora "apre alle 10 del mattino, lo spazio riservato ai clienti è ricavato in prossimità dell’entrata con tavolini precari e sedie inadeguate che spesso vengono utilizzati in estate all’esterno. Segnaliamo che in diversi casi nel tardo pomeriggio i clienti vengono incalzati ad andarsene in quanto incombono i preparativi per le cene serali. Lo spazio riservato, essendo in prossimità dell’entrata, risulta ridicolo per le dimensioni anguste e i clienti vengono ammassati venendo meno ai più semplici requisiti di salute e sicurezza pubblica".

I cittadini precisano che la nuova gestione Planet Aut "ha sicuramente finalità sociali e solidali di tutto rispetto" (vi sono impiegati giovani con autismo), ma evidenziano che anche i clienti del bocciodromo "necessitavano di rispetto proprio in considerazione dell’età avanzata e in particolare per la storia della Polisportiva Casalgrande".

Immediata la risposta di Daviddi: "Sono fermamente convinto di non aver disatteso alcuna promessa. Al contrario, credo, assieme all’amministrazione e ai miei collaboratori, di aver creato le condizioni affinché quello spazio potesse continuare a vivere rendendolo fruibile e dotandosi di tutti i confort. Lo si è fatto grazie al progetto Planet Aut in cui sindaco e l’amministrazione credono fortemente. Nel momento in cui si era prospettata la chiusura di quegli spazi, si è cercato una soluzione che andasse precisamente nell’ottica del progetto sociale". Per il sindaco è "ovvio che, nel principio della convivenza, vi possono essere delle limitazioni che, si ritiene, siano tutto sommato sopportabili. Anche perché negli orari d’apertura quello spazio ed i suoi servizi sono totalmente a disposizione di chi lo frequenta. Ma, ripeto, è il progetto Planet Aut che rende sostenibile il bar. Non il contrario".

m. b.