"Quella del ponte è una storia triste: abito qui da vent’anni e l’ho seguita dall’inizio. Un’opera che ha avuto difficoltà di gestione sin dall’inizio. I nostri problemi, come quelli di Cadè e Gaida, non si risolveranno con la demolizione. Cella va completamente ripensata - qui ormai non c’è più nulla se non attività private, non viene organizzato nulla dall’amministrazione - e non avrà la possibilità di crescere come comunità fino a quando non sarà costruita la Via Emilia Bis. Tra qualche mese apriranno il tratto di tangenziale che arriva a Corte Tegge e per noi la situazione peggiorerà, perché quella bretella scaricherà sulla frazione e la Via Emilia stessa molti più veicoli; il traffico e l’inquinamento aumenteranno".
Cronaca"Una frazione da ripensare"