Una cucina multiculturale. Donne da tutto il mondo a lezione di... cappelletti

Attorno alla stessa tavola dirigenti scolastiche da Australia, Canada, Giappone. E per le ospiti di fede islamica il ripieno di piccione al posto del maiale.

Una cucina multiculturale. Donne da tutto il mondo a lezione di... cappelletti

Attorno alla stessa tavola dirigenti scolastiche da Australia, Canada, Giappone. E per le ospiti di fede islamica il ripieno di piccione al posto del maiale.

Una visita didattica e formativa nella Bassa reggiana ha permesso a un gruppo di donne, provenienti da varie parti del mondo, di seguire una lezione sui tipici cappelletti. Una visita emiliana servita pure per conoscere le tradizioni locali, per 16 donne che hanno aderito al progetto didattico della società Zerosei Project, guidata da Ambra Lanzi, reggiana trapiantata a Singapore ma rimasta legata alla terra d’origine. Nel salone di via Bosco a Guastalla, messo a disposizione dalla famiglia di Guido Chiericati, si sono trovate dirigenti scolastiche e titolari di scuole d’infanzia di Australia, Filippine, Giappone, Indonesia, Canada… guidate da esperte "rezdore" reggiane in queste particolari lezioni. E per le ospiti di fede islamica, pronta la sostituzione della carne suina con quella di piccione. Donne dagli occhi a mandorla o con velo in testa hanno messo da parte sushi o kebab per cimentarsi in una specialità tutta nuova per loro: la sfoglia da tirare, il pesto del ripieno e il Parmigiano Reggiano… E alla fine i partecipanti si sono trovati a tavola per degustare i cappelletti col sistema tradizionale, accompagnati da antipasto di giardiniera nostrana, salumi vari e l’immancabile Parmigiano Reggiano delle vacche rosse. Davvero originale ascoltare lingue e parlate diverse attorno alla stessa tavola tra farina, sfoglia, matterelli e impasto di carne.

Antonio Lecci