REDAZIONE REGGIO EMILIA

Un volontario salva il padre grazie alle manovre di rianimazione

Castelnovo Monti, Riccardo Merzi da sette anni opera per la Croce Verde della montagna

Reggio Emilia, 23 aprile 2023 – Cosa significa imparare le manovre di rianimazione? Ecco un esempio che ci viene da Castelnovo Monti, dove un volontario della Croce Verde è riuscito a salvare il padre in preda a un trombo fulminante.

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Un volontario, Riccardo Mezi, salva il padre grazie alle manovre di rianimazione
Un volontario, Riccardo Mezi, salva il padre grazie alle manovre di rianimazione

"Spesso quando promuoviamo i corsi per i nuovi volontari, diciamo che le competenze di base che si apprendono sono fondamentali perché resteranno per sempre e metteranno in condizioni di salvare delle vite. Quello che è successo all’amico Riccardo ne è l’esempio perfetto". Così il presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, Iacopo Fiorentini, commenta quanto successo nei giorni scorsi a Riccardo Merzi, volontario della Pubblica assistenza vettese. È lo stesso Merzi a raccontare come sia stato in grado di salvare il padre grazie alle manovre di rianimazione cardiopolmonare.

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"L’altra notte mia madre mi ha chiamato perché aveva sentito un tonfo e aveva trovato mio padre steso a terra incosciente. I miei genitori abitano nella stessa casa dove sto io, quindi ero da lui in pochi minuti ma era già cianotico: era in uno stato di arresto respiratorio, che avrebbe portato a quello circolatorio di lì a breve".

Una situazione che probabilmente avrebbe mandato in panico chiunque, ma Merzi è stato abbastanza lucido da applicare subito le manovre di rianimazione: "Ho iniziato a praticare il massaggio cardiaco, e ho visto che dopo poco papà aveva iniziato a fare di nuovo qualche respiro. Nel frattempo, visto che abitiamo a Cola e nel paese è stato installato un defibrillatore semiautomatico nell’ambito del progetto per disseminarli in montagna, ho mandato mio fratello a prenderlo, ma poi ho valutato che tutto sembrava essere partito dalle difficoltà respiratorie più che da un principio di infarto. Abbiamo continuato le manovre e mio padre ha gradualmente ripreso a respirare. Grazie alla tempestività dell’intervento non ha subito alcun danno cerebrale".

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È poi emerso che effettivamente il malore era stato causato da trombi che avevano occluso le arterie polmonari, causando inizialmente l’arresto respiratorio. Ora l’uomo è ricoverato a Reggio in terapia intensiva "ma sta dando segni confortanti di miglioramento" prosegue Riccardo. Merzi è volontario Croce Verde da 7 anni: "In questo lungo servizio mi è capitato più volte di effettuare le manovre di rianimazione, e avere accumulato una buona pratica, per farle correttamente è essenziale".