Reggio Emilia, 17 ottobre 2024 – Era una persona buona, amatissimo di per la sua estrema disponibilità ad aiutare ed accogliere chiunque avesse bisogno. Passavi davanti a casa sua, e ti invitava dentro a pranzo”.
Tutti a Leguigno piangono sconvolti Marco Gentili, 68 anni, originario del paese è ritornato lì a vivere dopo la pensione nell’abitazione di famiglia.
Una splendida casa in sasso che stava ristrutturando con cura, linda e con piante curate. Anche la sua vita professionale era stata dedicata agli altri.
Gli amici ricordano che era stato infermiere ospedaliero al Santa Maria Nuova ed aveva anche lavorato presso il Sert, servizio tossicodipendenze dell’Ausl. E dopo la pensione, aveva iniziato a svolgere opera di volontario presso la Croce Rossa di Casina. Il suo prossimo turno sarebbe stato sabato. Uomo amante della natura e di grande spiritualità, domenica era rientrato in Italia dopo aver percorso il Cammino di Santiago.
Il messaggio vocale
Ieri mattina sarebbe dovuto andare ad accompagnare una vicina di casa a prendere la corriere a Casina, ma poi aveva pregato Victor Confiani di sostituirlo. L’amico ci fa ascoltare il suo ultimo messaggio vocale: è allegro, soddisfatto, ha voglia di raccontare la sua straordinaria esperienza in Spagna. Ed anche per questo che ha scelto di aiutare Marco Costi a raccogliere le pregiate castagne casinesi: sarebbe stata una occasione serena per fare un po’ di chiacchiere e riportare le emozioni del Cammino.
La famiglia
Divorziato dalla moglie, con cui comunque aveva mantenuto buoni rapporti, aveva due figli. Il fratello Augusto, residente a Casina, è psichiatra, psicanalista e docente del Centro Italiano di Psicologia Analitica.
La sorella Giuseppina, ’Giusy’, in passato è stata a lungo preside dell’Ic di Carpineti, mentre attualmente è direttrice dell’Istituto Comprensivo di Castenovo Monti.
Dopo anni in cui aveva abitato in città, Marco era ritornato nella sua Leguigno e si godeva la vita: oltre ai viaggi, gli piaceva anche andare in palestra per tenersi in forma. Insomma un pensionato con una esistenza piena e soddisfacente.
La comunità sotto choc
La notizia dell’omicidio si è sparsa rapidamente nella piccola comunità, dove tutti conoscono tutti, dove si può lasciare la chiave sulla porta perché la vita scorre serena, lontana dal caos della pianura. Racconta il fratello di Marco Costi, tra gli operatori della Croce Rossa di Casina accorsi: “Marco è ancora sotto choc, se l’è visto cadere davanti. Una cosa allucinante. Ha sentito gli spari, un grido come di aiuto, s’è girato e Gentili era lì per terra, con il buco nella schiena. Non ha potuto farci niente”. “Era una persona splendida – aggiunge Giovanna F., vicina di casa –. Un uomo d’oro, con cui la nostra famiglia ha trascorso tanti splendidi pomeriggi a prendere l’aperitivo in giardino. Ci mancherà tanto. Siamo vicini ai suoi familiari”. Aggiunge un altra donna, che chiede l’anonimato: “Buono con tutti e sempre disponibile, anche con i miei gatti che spesso andavano a casa sua. Anche io quando sono nel mio giardino sento gli spari, e ho paura. Una volta sono risaliti da quella zona con 20 carcasse di cinghiale. Ma la legge consente ai cacciatori di poter entrare nelle abitazioni altrui”.