REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Treni a 31 all’ora, qualcosa non va"

I consiglieri di ’Bagnolo Viva’: "Oltre alle fermate soppresse, altri cambiamenti: con qualche sorpresa"

La stazione di San Giacomo

La stazione di San Giacomo

La matematica non è un’opinione, ma sembra diventarlo di fronte ai nuovi orari dei treni della Reggio-Guastalla, in vigore dal 7 gennaio con la soppressione delle fermate in quattro stazioni (San Giacomo, San Giovanni, Pieve Rossa e Pratofontana) per limitare il disagio dei ritardi. "Quello che non a tutti è balzato all’occhio – dicono i consiglieri di Bagnolo Viva – è che oltre alla soppressione delle fermate, Fer e Tper hanno messo mano anche a tutti i vari orari di partenza e arrivo da Reggio Emilia e da Guastalla, sia in una direzione che nell’altra. Il risultato? A fronte della soppressione delle quattro fermate, e quindi di un risparmio di tempo quantificabile in 1,5/2 minuti a fermata e un potenziale accorciamento dei tempi di percorrenza variabile dai 6 agli 8 minuti, i tempi di percorrenza si sono allungati, dai 3 ai 12 minuti in più per ogni corsa. Solo per fare un esempio, il treno 90169, affollato da tanti studenti, in partenza da Guastalla alle 6,30 e in arrivo a Bagnolo alle 7,07 e a Reggio (stazione centrale) alle 7,22 (per un totale di 52 minuti di percorrenza) è stato anticipato di ben 10 minuti, alle 6,20, per giungere comunque a Reggio alle 7,16, cioè 56 minuti dopo e quattro minuti in più rispetto a prima. Addirittura, una corsa, quella del treno 90172, in partenza dalla stazione centrale di Reggio Emilia alle 6,43, è prevista in arrivo a Guastalla ben 60 minuti dopo. Un’ora, per percorrere 31 km… E’ evidente che c’è qualcosa che non va e che va oltre il numero delle fermate".

Antonio Lecci