REDAZIONE REGGIO EMILIA

Trasporti, fermi nove autisti su dieci. Sindacati soddisfatti dello sciopero: "Il Ministero ha fissato un incontro"

Fit Cisl e Filt Cgil: "Grazie ai cittadini per la comprensione e a tutti i dipendenti per non aver mollato"

Fit Cisl e Filt Cgil: "Grazie ai cittadini per la comprensione e a tutti i dipendenti per non aver mollato"

Fit Cisl e Filt Cgil: "Grazie ai cittadini per la comprensione e a tutti i dipendenti per non aver mollato"

di Gabriele Gallo

Quando uno sciopero coinvolge quasi tutte le sigle sindacali e per di più incontra l’adesione di nove lavoratori su dieci, secondo le stime delle stesse, anche per il cittadino che dalle agitazioni subisce pesanti disagi è più facile comprenderne le ragioni. A fronte del notevole successo dello sciopero del trasporto pubblico locale, il primo pensiero di Gaetano Capozza, leader della Fit-Cisl provinciale, va proprio ai reggiani.

"Voglio dire loro grazie. Hanno capito che scioperiamo per rimettere la dignità dove merita di stare e per dare ai cittadini un trasporto pubblico degno di questo nome – afferma il sindacalista –. Oggi (ieri, ndr) è una giornata speciale, la partecipazione è stata altissima, segno che quando si sciopera per cambiare qualcosa che strappa la carne delle persone e non per fare politica allora i risultati arrivano". "Grazie alle meravigliose donne e ai meravigliosi uomini che fanno questo duro lavoro – aggiunge quindi –. Al mattino, all’alba il deposito di Seta era pieno di autobus fermi, così come nei quartieri generali di altre società. Tanti autisti di Seta Reggio sono scesi a Roma per il corteo dimostrando un senso di appartenenza fortissimo a questo mestiere. Se non ci fosse stata la precettazione del personale, l’adesione sarebbe stata ancora più alta".

Secondo il sindacato di via Turri "allo sciopero si è arrivati dopo lo stallo totale sulla sostanza economica del nuovo contratto di una categoria che vive guardando in faccia la miseria, ogni giorno. Parliamo di professionisti con responsabilità enormi che percepiscono poco meno di 1.100 euro al mese. E senza un contratto aziendale decente". Per questo il tema fondamentale non è solo "il pessimo contratto nazionale" ma anche, se non soprattutto, la professionalità degli operatori. "Gli autisti ci sono, i curriculum in Seta arrivano. Le persone vogliono fare questo mestiere, il punto è imparare a trattenerle".

Su questo punto si concentra anche il segretario provinciale della Filt-Cgil, Federico Leoni: "La grande riuscita dello sciopero ha già prodotto un effetto importante: il Ministero ha convocato per martedì prossimo i sindacati per un incontro che auspichiamo sia concreto ai fini di un contratto con adeguanto aumento salariale, affinchè i lavoratori recuperino potere d’acquisto e l’attività di autista possa essere attrattiva".

Leoni definisce "eccezionale la partecipazione dei lavoratori reggiani allo sciopero, testimoniato anche dalla folta delegazione Filt arrivata sino a Roma dalla nostra città". "Comprendiamo il disagio dei cittadini – aggiunge – ma se siamo arrivati a questo passo, per la prima volta in 20 anni senza fasce di garanzia, significa che la situazione è davvero grave".

Sia Fit che Filt trovano un punto d’incontro anche sulla vertenza a livello locale con Seta. Per Leoni non bisogna mi dimenticare che "laddove il trasporto pubblico locale funziona, migliore è anche la vivibilità delle città", mentre Capozza, facendo riferimento ai turni massacranti da 12-13 ore di una parte di lavoratori, ricorda che "mentre lottiamo per cambiare il contratto nazionale, non dimentichiamo nemmeno per un secondo che le fondamenta del lavoro di autista si costruiscono qui, sul territorio, con aziende che sappiano capire come la qualità del lavoro può essere il loro investimento vincente. Lo dico pensando al tavolo con Seta che che ripartirà il 21 novembre".