Tentato omicidio in via Eritrea. Parla la vittima

Giovane accoltellato a causa di un accendino: udienza preliminare per il presunto aggressore marocchino identificato grazie ai video di sorveglianza. Procedimento per tentato omicidio in corso.

Tentato omicidio in via Eritrea. Parla la vittima

Giovane accoltellato a causa di un accendino: udienza preliminare per il presunto aggressore marocchino identificato grazie ai video di sorveglianza. Procedimento per tentato omicidio in corso.

Davanti al giudice delle indagini preliminari Silvia Guareschi (foto) e al pubblico ministero Stefano Finocchiaro, lunedì mattina è stato sentito il giovane che era stato accoltellato il primo luglio in via Eritrea. A quanto era emerso, l’aggressione finita nel sangue era scaturita a causa di accendino. L’uomo è stato ascoltato su richiesta della Procura durante un incidente probatorio, così da cristallizzare in forma anticipata il suo racconto in vista di un processo, per scongiurare il rischio che diventi irreperibile.

Il ferito era stato trasportato in condizioni critiche al pronto soccorso a causa delle ferite al costato che avevano causano lo sgonfiamento del polmone. L’autore dell’aggressione era invece fuggito, portando con sé una collanina d’oro che la vittima portava al collo. Le immagini del sistema di videosorveglianza hanno consentito di registrare non solo l’accoltellamento, ma altri fatti correlati e, soprattutto, di documentare l’aspetto dell’aggressore.

La squadra mobile della questura ha poi identificato il presunto autore dell’accoltellamento: un cittadino marocchino, classe 2003, senza fissa dimora, rintracciato il 28 agosto nell’area della stazione storica. Il procedimento, nel quale lui è sott’inchiesta per tentato omicidio, è nella fase delle indagini preliminari: lunedì mattina il 21enne, difeso dall’avvocato Rossella Zagni, ha rilasciato dichiarazioni dando la sua versione dei fatti. Per lui in estate la Procura aveva chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare in carcere.

al.cod.