Reggio Emilia, 8 novembre 2024 – Tentato omicidio alla stazione storica di Reggio, arrestato il terzo aggressore. È un ventiduenne tunisino, regolare sul territorio nazionale e già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, il terzo indagato per il tentato omicidio avvenuto la sera del 19 ottobre davanti alla stazione ferroviaria.
Gli uomini della squadra mobile della polizia lo hanno arrestato ieri pomeriggio a Parma, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Reggio Emilia. Tramite le indagini, è emerso chiaramente il coinvolgimento del ventiduenne nel tentato omicidio: un’aggressione brutale che, solo grazie all’intervento dei sanitari, non ha avuto conseguenze fatali. Il ventiduenne avrebbe avuto una parte attiva nell’aggressione, dando inizio alla lite che poi ha portato all’aggressione vera e propria. È stato portato in carcere e dovrà rispondere di tentato omicidio in concorso.
L’aggressione si era consumata la sera del 19 ottobre in piazzale Marconi: avevano accoltellato un giovane connazionale, poi avevano tentato di investirlo con un furgone. Pochi giorni dopo, due ragazzi, il 23enne Ismail Messaoud e il 26enne Najmeddine Gaddour, erano stati arrestati a Piacenza e poi era stato disposto l’arresto e i due erano finiti in carcere. La squadra mobile della questura reggiana, che ha svolto le indagini, è riuscita a risalire all’identità dei due presunti responsabili grazie alle telecamere di videosorveglianza. E ieri è scattato il terzo arresto.
Il fatto. La sera del 19 ottobre, un giovane tunisino è stato trovato a terra in un lago di sangue e con alcune ferite d’arma da taglio, a dare l’allarme erano stati alcuni passanti che avevano chiamato il 118. I soccorritori, prestate le prime cure sul posto, avevano poi trasportato il ferito all’Arcispedale Santa Maria Nuova, dov’era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione.
Ancora da chiarire i motivi che avevano portato all’aggressione del ragazzo.