Tentato omicidio: fissato il processo

Un 23enne tunisino è imputato per tentato omicidio dopo aver accoltellato un 26enne ghanese a Reggio Emilia. Il processo è stato fissato per marzo 2025, con la procura che ha chiesto il giudizio immediato. La difesa ha proposto un rito alternativo.

Tentato  omicidio: fissato il processo

Un 23enne tunisino è imputato per tentato omicidio dopo aver accoltellato un 26enne ghanese a Reggio Emilia. Il processo è stato fissato per marzo 2025, con la procura che ha chiesto il giudizio immediato. La difesa ha proposto un rito alternativo.

Per l’accoltellamento avvenuto il 16 luglio, poco prima delle 19, sotto i portici di viale IV Novembre, è stato fissato il processo. L’imputato è un 23enne tunisino che sferrò due fendenti all’addome di un 26enne ghanese: deve rispondere di tentato omicidio. La procura ha chiesto il giudizio immediato (dunque si salta l’udienza preliminare) e il giudice per le indagini preliminari l’ha fissata nel marzo 2025 davanti al tribunale collegiale. Il 23enne, incensurato, difeso dall’avvocato Luca Sebastiani, ha quindici giorni di tempo per valutare un rito alternativo. Individuato come sospetto a seguito degli accertamenti congiunti dei carabinieri e della squadra mobile, si era costituito spontaneamente nella mattina del 18 luglio, presentandosi in questura accompagnato dal legale. Il giudice Silvia Guareschi non aveva convalidato il fermo, ritenendo che non ci fosse il pericolo di fuga, mentre aveva disposto la custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato. La difesa aveva chiesto i domiciliari in una casa a Reggio, ma il gip aveva respinto ritenendo che fosse troppo vicina alla stazione. Il giovane aveva raccontato in udienza di aver colpito il ghanese reagendo a un’aggressione subita per primo da lui. Secondo quanto ripreso dalla videosorveglianza, il 23enne lo ha accoltellato e poi ha cercato di fuggire. Si sono creati due fronti contrapposti: da una parte il fratello e gli amici del ghanese, dall’altra un gruppo di magrebini. Secondo alcuni testimoni, l’aggressore sarebbe stato colpito con un bastone. Il ghanese è stato poi portato all’ospedale e operato, con prognosi iniziale di sette giorni. Pare che la lite sia scoppiata per un cellulare, che il ferito credeva gli fosse stato derubato da uno del gruppo del 23enne. Ma al vaglio degli inquirenti c’era anche la pista della droga.

al. cod.