Reggio Emilia, 31 ottobre 2024 - Ricercato per tentato omicidio, catturato a Bari dopo tre anni. “Mi avete tolto un peso”, ha detto ai carabinieri che l’hanno trovato. Nel gennaio del 2020, a Bibbiano (Reggio Emilia), l’uomo, un 50enne, aveva tentato di soffocare la moglie nel sonno con un cuscino. Lei voleva lasciarlo e lui non lo accettava.
A fermare il padre sarebbe stato il figlio minorenne, che ha lanciato l’allarme e salvato la madre. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri e sottoposto agli arresti domiciliari. Ma il 19 agosto 2021, il 50enne è evaso e si è dileguato, facendo perdere le proprie tracce.
A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa in data 5 marzo 2022, divenuta definitiva il 4 giugno 2022, è stato intanto riconosciuto colpevole dal Tribunale di Reggio Emilia e condannato alla reclusione di 4 anni e 8 mesi e alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Sottratto il periodo dei domiciliari, gli restava quindi da scontare un residuo di pena di 3 anni, un mese e 18 giorni, ma dato che nel frattempo il 50enne si era reso latitante, non è stato possibile eseguire il provvedimento di carcerazione (emesso nel settembre 2022).
Poi, l’altra mattina, l’epilogo in Puglia e la fine della sua latitanza. I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Reggio, che all’indomani della sua fuga avevano avviato una mirata attività di ricerca, alla fine l’hanno localizzato: si nascondeva in un palazzo del centro di Bari.
Le indagini. Negli ultimi mesi, i carabinieri del nucleo investigativo si erano concentrati sulle persone vicine al 50enne. Nei giorni scorsi, il pedinamento di un parente del 50enne, che è salito su un treno dalla stazione di Reggio Emilia ed è sceso a Bari, ha condotto a un quartiere popolare del capoluogo pugliese. I militari del nucleo investigativo di Reggio Emilia, insieme con i colleghi baresi, hanno messo in atto di osservazione che è durato per qualche giorno, finché, il 29 ottobre, dopo le 7 di mattina, hanno notato, mentre usciva da un palazzo posto sotto sorveglianza, un uomo che sembrava corrispondere al ricercato. A quel punto i carabinieri l’hanno chiamato per vedere se il 50enne manifestava qualche reazione sentendo pronunciare il suo nome. Lui si è girato e quando che ha capito che aveva di fronte dei carabinieri ha detto: “Mi avete tolto un peso”.
Accertata l’identità, l’uomo è stato portato al Comando provinciale dei carabinieri. Arrestato, è stato portato in carcere.