di Francesca Chilloni
La trama di questa storia non è differente da tantissime altre, dove un uomo non avrebbe accetta la separazione e avrebbe dunque iniziato a perseguitare la ex. I sentimenti dietro a questo schema sono potenti, fortissimi: ansia, paura, angoscia, senso di oppressione. I sentimenti che una giovane dice di aver vissuto per mesi, ogni volta che usciva di casa o accendeva il telefonino.
Lui, un 24enne residente in Val d’Enza, ieri è stato denunciato dai carabinieri di Gattatico per atti persecutori. Il giudice delle indagini preliminari, su richiesta della Procura, ha disposto per lui il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima. Gli è anche stato applicato il braccialetto elettronico, per tenere costantemente sotto controllo i suoi movimenti ed evitare che cerchi di nuovo di fare comparsa all’improvviso nei luoghi frequentati dalla ex. L’ordinanza del giudice gli intima di starle almeno ad un chilometro di distanza.
L’uomo avrebbe iniziato a stalkerizzare la vittima lo scorso marzo, da quando cioè la ragazza aveva chiuso la relazione. Ma "basta" a lui non sarebbe piaciuto, e avrebbe iniziato a manifestare un atteggiamento assillante, sempre più ossessivo, assumendo comportamenti persecutori e interferendo nella vita di lei tanto da provocarle un continuo stato di ansia e stress. Lunghe le indagini, che hanno permesso di raccogliere una gran mole di materiale sul giovanr.
A quanto emerge, infatti, il 24enne avrebbe iniziato a tempestare la vittima di chiamate sul cellulare. E poi email e messaggi tramite whatsapp, ma anche sui social network come Instagram, Messenger, TikTok… Lei avrebbe provato a bloccarlo su qualsiasi piattaforma, ma lui - nell’impossibilità di mettersi in contatto virtuale - sarebbe ricorso alla vecchia posta, inviandole due lettere mentre una terza lettera gliela ha lasciata sul parabrezza dell’auto. Il contenuto? Sempre lo stesso: "Voglio vederti, parlare con te, chiarire". Si sarebbe anche presentato più volte sotto casa della giovana e l’avrebbe anche avvicinata all’interno di un supermercato.
La ragazza si è rivolta allora ad un avvocato, che ha inviato al 24enne una formale diffida. Il ragazzo ha continuato, il legale lo ha diffidato nuovamente. Nulla da fare. Il giovane avrebbe proseguito a spedire email, messaggini, telefonare. Si sarebbe anche creato sui social numerosi profili, insistendo per poter aver un ultimo incontro. Infine la vittima ha sporto denuncia ai carabinieri, che hanno trovato riscontro alle sue parole e hanno consegnato alla Procura diretta dal dottor Calogero Gaetano Paci un fascicolo con le risultanze investigative. Ieri gli stessi carabinieri, ricevuta l’ordinanza del Gip, hanno applicato l’ordinanza: braccialetto elettronico, divieto di avvicinamento alla vittima, alla sua abitazione e ai luoghi dalla donna. E non provare in alcun modo a contattarla.