ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Tarquini e lo scatto ’dem’: "Vinci sempre divisivo"

L’avvocato del centrodestra dopo le polemiche per la foto alla festa del Pd "È nel confronto che si maturano idee e azioni utili per la comunità".

Giovanni Tarquini con Andrea Carletti

Giovanni Tarquini con Andrea Carletti

Che Fratelli d’Italia avesse sostenuto a denti stretti la candidatura a sindaco per il centrodestra dell’avvocato Giovanni Tarquini era un fatto noto. E anche dopo le elezioni amministrative, che hanno visto la vittoria del Pd, i meloniani non avevano risparmiato critiche allo stile da loro ritenuto poco incisivo con cui Tarquini aveva condotto la campagna elettorale, a partire da Marco Eboli, anima storica della destra reggiana. Ma adesso la visita di Tarquini, ora consigliere comunale a Reggio, alla festa del Pd di Bibbiano, ha sancito ufficialmente il divorzio tra l’avvocato e uno dei tre partiti che lo sosteneva. Con conseguenze che si riverbereranno anche sulle elezioni regionali, qualora Tarquini fosse candidato. A scatenare la polemica, una foto pubblicata su Facebook dall’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti - assistito da Tarquini nel processo sui presunti affidi illeciti di bambini - in cui compaiono loro due e Daniele Caminati, membro della segreteria provinciale del Pd, alla festa dem nel paese della Val d’Enza. Interpellato dal Carlino, Tarquini ha raccontato di essere stato invitato da Carletti che è anche suo amico, e ha sostenuto la necessità di dialogare con chi la pensa diversamente. Il nostro giornale ha anche raccolto le parole del deputato Vinci, che ha di fatto scaricato l’ex candidato sindaco: "Tarquini è sempre stato vicino al Pd. E l’alleanza intorno a lui si è conclusa a giugno dopo le elezioni". I segretari provinciali di Forza Italia Gianluca Nicolini e della Lega Roberto Salati hanno invece difeso Tarquini: il primo, molto vicino al legale, ne ha ribadito l’impronta moderata e civica, dicendo che "è libero di andare alla festa a testa alta"; il secondo ha giudicato l’iniziativa "elegante" verso gli avversari e il post "simpatico". Ora è anche Tarquini a rimarcare le distanze: "Non immaginavo che un piatto di ottimi cappelletti alla panna con il carissimo amico Carletti potesse suscitare un simile scalpore. Ma mi piace sempre pensare di poter cogliere il meglio da ogni cosa e aggiungere così qualche riflessione ai commenti che ho letto sul vostro giornale", scrive Tarquini al Carlino, per poi soffermarsi sulle dichiarazioni dei politici alleati: "Nicolini e Salati dimostrano di essere persone di spessore con le quali si continuerà a cercare di costruire, con coerenza e serietà, una vera e robusta alternativa al pervicace e oggi disastroso governo della sinistra a Reggio". Le parole di Vinci "sono invece, come spesso gli capita, motivo di divisione, di quella spaccatura e di quell’isolamento che impediscono di costruire a Reggio un concreto percorso politico alternativo. Se poi ritiene di essere soltanto lui, o loro, in grado di interpretare i principi della destra bisogna che venga un po’ più spesso in consiglio comunale a ricordarlo". Oltre a Vinci, la visita a Bibbiano non è piaciuta neppure ai meloniani storici: "È nel confronto, ripeto, che si possono maturare idee e azioni utili alla collettività, e spesso questo passa dal compromesso. Non è tutto o nero o bianco. Pensare così è un grave errore. E in questa nuova consapevolezza si sta muovendo molto bene Forza Italia. Ma ne riparleremo molto presto": una frase che sembra rimandare alle trattative già in corso per le candidature alle regionali.