FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Tangenziale nord: lavori in corso e disagi alla viabilità a Roncocesi e Cavazzoli

Assemblea tra cittadini, Anas e Comune sui lavori della tangenziale nord e i disagi causati dall'abbattimento del cavalca-ferrovia di via Marx.

Bretella di via Marx, alta tensione. Anas: "Sarà pronta per  il 15 maggio"

Un’immagine del famigerato cavalca-ferrovia di Roncesi La riapertura della bretella è invocata ormai da mesi

La cartellonistica che indirizzi il traffico pesante su altri percorsi fuori da Roncocesi e Cavazzoli? È sufficiente quella che già c’è. Dossi rallentatori? Le norme non consentono di installarli su quelle strade. La richiesta di ingressi scaglionati alle aziende di Cella e Corte Tegge? Non si può domandare troppo alle ditte, molte delle quali in crisi e gravate dalla cassa integrazione.

Assemblea tesissima quella di lunedì sera con i cittadini delle due frazioni da una parte, ed Anas e Comune dall’altra, per fare il punto sui lavori della tangenziale nord e i gravi disagi alla viabilità derivati dall’abbattimento del cavalca-ferrovia di via Marx. Il focus è stato proprio sulla bretella di collegamento con Pieve Modolena: l’impegno da parte dell’Azienda pubblica - espresso per voce di Anna Maria Nosari, dirigente servizio territoriale Emilia-Romagna - è di terminarla il 15 maggio, anziché a fine giugno; tra le opere ancora da realizzare il viadotto di via Ferraroni. La tempistica tuttavia è fluttuante, e già si sta lavorando senza sosta per compensare i ritardi provocati dal maltempo e dagli allagamenti delle scorse settimane.

Per la riapertura di via Marx, chiusa a novembre, bisognerà attendere che sia costruito il sottopasso ferroviario alla linea Milano-Bologna: servirà non meno di un anno. Oltre ai rappresentanti delle Consulte di quartiere A e B, erano presenti numerosi cittadini che hanno espresso la propria insoddisfazione al sindaco Marco Massari e al vicesindaco nonché assessore ai lavori pubblici Lanfranco De Franco. Ma il clima era più di rassegnazione e sfiducia, che di contestazione accesa come in altre occasioni. "Non c’è stata una adeguata programmazione tra Rfi, Anas e Comune per l’abbattimento - commenta Vittorio Spagni di Coalizione Civica -. Anas è stata chiara: posticipare la demolizione del cavalcaferrovia, avrebbe fatto slittare le opere al 2026". "Un problema complesso, con disagi. Ma un sacrificio che ripagherà", hanno detto Massari e De Franco.