REDAZIONE REGGIO EMILIA

Tabaccaia rapinata: "Bloccata in negozio. Erano in due, armati"

Via Gorizia: portati via soldi e gratta&vinci per 11.500 euro

Tabaccaia rapinata: "Bloccata in negozio. Erano in due, armati"

tabaccheria Wu Ao di via Gorizia 6

"Il primo è entrato e mi ha puntato la pistola contro. “Ferma“, mi ha detto più volte. Ho provato a uscire ma l’altro ragazzo mi ha bloccato la strada. Appena se ne sono andati sono uscita e ho chiesto aiuto gridando". La rapina alla tabaccheria Wu Ao di via Gorizia 6, avvenuta lunedì sera, è durata una manciata di minuti che per la dipendente che si trovava lì, da sola, sono sembrati eterni. "Erano circa le sei e mezza di sera – racconta la donna, che preferisce rimanere anonima – un orario in cui c’è un gran via vai. Poi per una decina di minuti la situazione si è calmata e allora sono arrivati. Si vede che stavano osservando da fuori per capire quando era il momento giusto". La donna descrive due ragazzi giovani, tutti vestiti di nero, con cappello e passamontagna. "Parlavano bene l’italiano" dice. Uno di loro entra mentre lei era in fondo al negozio, in un attimo la dipendente si è trovata una pistola puntata contro, racconta indicandosi il petto. È riuscita a muoversi solo quando il rapinatore si è spostato dietro il bancone: ne sarebbe uscito poco dopo con interi mazzetti di gratta&vinci e tutto l’incasso in contanti, per un totale di circa 11.500 euro. "Io ho provato ad andarmene – continua la donna – ma un altro, che non avevo visto, mi ha bloccato sulla porta. Sono rimasta in un angolo e sono riuscita a prendere il telefono, nascondendolo dietro la schiena".

I due sono usciti di corsa a piedi lungo via Marsala: "Sono uscita e ho iniziato a gridare aiuto. Dal bar qui di fronte sono arrivati tutti i clienti. Avere il loro sostegno in quel momento mi ha aiutato molto". Sono tre, a quanto riferisce la donna, i testimoni ascoltati: nel fuggire a piedi i due rapinatori sono passati a pochi centimetri da dei passanti che poi, dato l’allarme, li hanno descritti agli inquirenti. "Il cambio di gestione è iniziato solo pochi mesi fa, non abbiamo ancora messo le telecamere – aggiunge infine –. Questa in genere è una zona tranquilla. Per fortuna non si è fatto male nessuno, ma ho davvero avuto molta paura".

Giulia Beneventi