Superbonus, scadenza imminente. Ance: "Urge deroga sui condomini"

L'Ance di Reggio chiede una proroga della scadenza dei lavori realizzati in regime di Superbonus, per evitare contenziosi tra famiglie e imprese, ritardi nell'esecuzione dei lavori e compromissione della qualità e sicurezza. Uno sforzo anche da parte dei parlamentari reggiani è necessario.

Al netto della proroga della scadenza dei lavori realizzati in regime di Superbonus (110% e 90%), per consentire a chi ha iniziato i lavori di portarli a termine, l’Ance di Reggio (associazione delle imprese di costruzioni della provincia, aderente ad Unindustria) ritiene necessario uno sforzo, "anche da parte dei parlamentari reggiani".

Il problema principale è l’imminente scadenza del 31 dicembre 2023, che interessa gli interventi eseguiti sui condomini.

"Ci riferiamo infatti ad una situazione caotica – spiegano – venutasi a creare dalle tante modifiche legislative degli ultimi mesi. Uno “stop and go” continuo che ha creato sfiducia nei partner finanziari (in particolare negli istituiti di credito), chiamati ad acquistare i crediti fiscali generati dalle operazioni di efficientamento e riqualificazione".

"Il blocco dell’acquisto dei crediti ha di fatto innescato a cascata notevoli ritardi nell’esecuzione dei lavori nei condomini – continuano –. Si tratta di una situazione potenzialmente esplosiva, che può generare decine di migliaia di contenziosi tra famiglie e imprese".

Non da ultima c’è la preoccupazione "che scadenze con tempi troppo ristretti possano condizionare la qualità delle opere e la sicurezza dei lavoratori".

Per questi motivi Ance ritiene necessaria una proroga, "almeno per i lavori condominiali".

"Ricordiamo – conclude Ance – che il provvedimento in vigore ha favorito una crescita di posti di lavoro, che ha coinvolto non solo il settore delle costruzioni, ma anche l’intero comparto industriale collegato. Uno studio realizzato da Ance, ha dimostrato che solo il 10% circa del valore degli interventi di efficientamento ha riguardato le opere edili e circa l’80% ha avuto ricadute sull’intera filiera delle costruzioni. Ci preme sottolineare, infine, che non chiediamo una riapertura generale della misura, ma una proroga mirata della scadenza, per consentire a chi ha iniziato i lavori di portarli a termine".