Rerggio Emilia, 1 febbraio 2022 - La Procura dei minori di Bologna sta conducendo approfondimenti investigativi sulla sconcertante e delicata vicenda avvenuta a Reggio. Ovvero l’arresto di un ragazzino di 15 anni denunciato per stupro da una compagna di classe che, mentre era annebbiata dall’alcol, ha avuto rapporti sessuali con lui e, a quanto emerge, anche con altri due amici.
Stupro di Reggio Emilia, la pm: "Valutiamo la violenza di gruppo"
Pure un altro ragazzo - con cui lui ha scambiato chat ritenute compromettenti - ha confermato di avere fatto sesso con lei, e lo stesso ha detto per l’arrestato. I tre maschi risultano tutti quanti indagati "per violenza sessuale aggravata". La Procura sta quindi valutando se esistano gli estremi per una "violenza di gruppoo" o se si sia trattato di più atti sessuali che si sono succeduti. Nel cerchio delle amicizie dei ragazzi e tra le stesse famiglie coinvolte in questa terribile vicenda c’è grande sconcerto e incredulità.
"Sono cinque ragazzi che si conoscono da tanti anni - spiega un genitore -. Come potevano pensare di fare qualcosa di simile rimanendo impuniti?". Eppure è in questa apparenza ordinaria che è esploso il desiderio di trasgressione poi degenerato, a quanto sembrerebbe, in qualcosa di più brutale. Per una volta la difesa concorda con la pubblica accusa: "Ritengo che i domiciliari siano una misura cautelare adeguata, alla luce della personalità del ragazzo - afferma l’avvocato Giacomo Fornaciari -. Ma, come sostiene anche il pm, la vicenda va chiarita in tutti i particolari: bisogna approfondire le indagini sentendo anche l’altra giovane e gli altri ragazzi".