Reggio Emilia, 7 febbraio 2022 - Un’altra festa che si trasforma in un incubo per una giovane donna. Pure lei sarebbe diventata la preda sessuale di almeno uno dei partecipanti: si tratta di ragazzi che hanno poco più di vent’anni. Una settimana dopo la vicenda della 15enne che avrebbe subìto uno stupro da tre compagni di classe - uno arrestato e gli altri due indagati a piede libero -, emerge un altro episodio, al vaglio degli investigatori, che riguarda giovani solo di qualche anno più grandi. Nella notte tra sabato e ieri i ragazzi si sono ritrovati in un’abitazione: da quanto emerge, c’erano almeno due maschi, oltre alla presunta vittima. Anche stavolta, come nel caso della 15enne, a un certo punto la situazione sarebbe degenerata. La ragazza, italiana e pure lei maggiorenne, avrebbe subìto abusi.
Di certo, dopo la festa, è stata accompagnata all’ospedale Santa Maria Nuova, dov’è stata sottoposta a visita ginecologica per verificare se sia stata costretta ad atti sessuali. E anche ad altri accertamenti per sapere se abbia assunto alcol o sostanze che possano averla annebbiata, caso in cui per gli indagati scatterebbe l’aggravante di aver approfittato di una persona incapace di dare il consenso lucidamente. Nell’abitazione sono piombati gli agenti della polizia di Stato, che hanno avviato gli accertamenti e accompagnato i ragazzi in questura, per vagliare la loro posizione. Anche i genitori dei giovani coinvolti nella festa sono stati avvisati: hanno raggiunto nella notte la casa dove si sarebbe consumata la presunta violenza sessuale. Intanto sono in corso approfondimenti investigativi anche sulla storia della 15enne che, stordita dall’alcol, sarebbe stata abusata da tre coetanei, nella casa del genitore di quello poi arrestato e ora sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I cinque ragazzi si erano ritrovati nell’abitazione venerdì scorso, approfittando di uno sciopero a scuola. La giovane avrebbe bevuto vino e vodka alla pesca in quantità, tanto che i medici hanno rilevato che era in "considerevole stato di ebbrezza".
Alle 14.20 ha chiesto aiuto alla sorella, che è accorsa e ha chiamato i carabinieri. Il 15enne arrestato ha detto di aver avuto il rapporto sessuale, ma sostiene che lei fosse consenziente. E ha detto che anche gli altri due si erano intrattenuti con lei. Un secondo ragazzo ha confermato per se stesso e un altro. La Procura minorile di Bologna ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata a carico di tutti e tre. I cellulari dei ragazzi sono stati sottoposti a sequestro, e la stessa misura è stata applicata anche per i profili social. Al vaglio degli inquirenti ci sono le chat scambiate tra i giovanissimi e le immagini fatte all’inizio della giornata: sono emerse conversazioni cancellate, messaggi equivoci e anche una ‘fuga’ degli indagati da un gruppo sui social dedicato a quella mattinata. I carabinieri hanno intanto identificato l’esercente che avrebbe venduto l’alcol ai minori: per lui è scattata una sanzione amministrativa. Sil via Marzocchi, a capo della Procura dei minori, ha fatto sapere che si stava cercando di chiarire se si trattasse di "violenza sessuale di gruppo o di atti sessuali che si sono succeduti".