ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Stupro ex Reggiane, lui si difende. "Era consenziente"

Un tunisino è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni su una 32enne italiana. Dal carcere l’uomo respinge le accuse

Il rapporto sessuale sarebbe stato consumato nella tenda all’ex reggiane

Il rapporto sessuale sarebbe stato consumato nella tenda all’ex reggiane

Reggio Emilia, 2 luglio 2020 - Violenza sessuale e lesioni. Sono queste le ipotesi di reato per le quali un uomo tunisino di 48 anni, senza fissa dimora, con precedenti di polizia e di fatto domiciliato alle ex Reggiane, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dagli agenti della questura. Il provvedimento è scattato sabato a seguito della denuncia sporta da una giovane di 32 anni, reggiana: la donna sostiene di essere stata costretta a subire un rapporto sessuale e di essere stata picchiata dentro una tenda nell’ex zona produttiva di via Agosti, che ospita da anni, negli ex capannoni dismessi, stranieri senza permesso di soggiorno e dediti ad attività di spaccio, oppure rimasti senza lavoro e casa.

Dopo la presunta violenza sessuale, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, la donna è andata subito al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova, dove le sono state diagnosticate ferite guaribili in ventun giorni. Intanto gli agenti, sulla scorta delle sue indicazioni, sono piombati alle ex Reggiane e sabato hanno identificato il tunisino che viveva dentro una tenda, poi sottoposto a fermo e portato nel carcere della Pulce, da cui si è videocollegato ieri mattina con il tribunale per l’udienza di convalida.

Difeso dall’avvocato Claudia Plotino, il 48enne - di cui non forniamo le generalità per tutelare la parte offesa - ha spiegato al giudice Andrea Rat la propria versione dei fatti. L’uomo dice di aver avuto un rapporto sessuale con la giovane, dicendo però che lei era consenziente. "Io e lei ci siamo conosciuti venerdì 26 in via Sani, nella zona della stazione: me l’ha presentata un amico mio connazionale. Da lì ci siamo spostati tutti e tre verso le ex Reggiane, dove io alloggio in una tenda. Poi il mio amico è andato via e siamo rimasti io e la ragazza. Insieme abbiamo fumato spinelli e avuto un rapporto sessuale, sul quale lei - puntualizza - era d’accordo".

Il 48enne ammette solo di averla malmenata: "Dopo il rapporto, abbiamo litigato. Lei ha detto che voleva proseguire la relazione, mentre per me la storia finiva qui perché ho un figlio piccolo e una compagna. Lei non lo ha accettato e mi ha sputato addosso. Allora io ho reagito dandole uno schiaffo". Dei rilievi si è occupata anche la polizia scientifica: gli agenti hanno sottoposto a sequestro gli abiti di lui e di lei, in vista di accertamenti biologici. Su questo punto, il tunisino ha voluto puntualizzare che sotto la tenda erano entrambi nudi. Il pm Marco Marano ha chiesto la custodia cautelare in carcere, mentre l’avvocato Plotino una misura meno afflittiva. Il giudice Rat non ha convalidato il fermo, ritenendo che non vi fosse pericolo di fuga perché la polizia lo ha ritrovato alle ex Reggiane il giorno dopo. E ha deciso di tenerlo al momento in carcere. "Andrò a trovarlo - afferma Plotino - e poi valuteremo le prossime mosse".