FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Strade provinciali a pezzi: "Dichiarate lo stato di emergenza"

Appello del presidente Giorgio Zanni: "Impensabile che il ripristino possa essere sostenuto solo da noi". Sono 42 i punti del reticolo viario che hanno subito danni per il maltempo. Il bilancio è ancora in corso di stima.

Strade provinciali a pezzi: "Dichiarate lo stato di emergenza"

Strade provinciali a pezzi: "Dichiarate lo stato di emergenza"

"Le nuove emergenze provocate dal maltempo si sommano alla settantina di criticità che già insistevano sul nostro territorio, per un ammontare di circa 11 milioni, per le quali da tempo stiamo sollecitando lo stanziamento delle necessarie risorse".

Lo afferma Giorgio Zanni, presidente della Provincia, sottolineando che "è impensabile che le opere possano essere sostenute dalle sole Province, che non vanno lasciate sole dallo Stato".

Se i mutamenti climatici sono un fatto accettato, meno certe sono le risorse, "la dichiarazione dello Stato di Emergenza, che compete al Consiglio dei ministri sulla base delle valutazioni del Dipartimento di Protezione civile, sarebbe certamente un aiuto prezioso e decisivo per i nostri territori. Auspichiamo fortemente, sia come Provincia sia come Comuni reggiani colpiti, che ciò possa concretizzarsi il più velocemente possibile", aggiunge Zanni.

La stima dei danni causati dalle bombe d’acqua del 24-25 giugno è in corso di compilazione già dalle prime ore e verrà conclusa nei prossimi giorni per essere poi trasmessa all’Agenzia regionale di Protezione civile. La Provincia ha già sistemato la maggior parte dei 42 i punti della viabilità provinciale danneggiati.

La ricognizione effettuata dal Servizio Infrastrutture della Provincia sui circa mille chilometri di rete stradale di propria competenza conferma: la zona del medio Appennino tra Vetto, Castelnovo Monti, Carpineti e Baiso - fino ad arrivare a Vezzano, San Polo e Canossa – è quella maggiormente colpita.

Delle 42 criticità al momento rilevate dai tecnici e dal dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei, quelle più impegnative riguardano appunto la Sp 76 a Carpineti e Ponte Secchia di Baiso, dove si è riproposta la stessa problematica di un anno fa.

"Nella stragrande maggioranza dei casi, la percorribilità è stata garantita in poche ore, grazie all’impegno del nostro personale e delle ditte intervenute nella manutenzione del Reparto Sud, quello che dalla pedecollina arriva fino al crinale appenninico – sottolinea Zanni – Solo la Sp 76 rimane provvisoriamente chiusa al transito per il Castello di Carpineti, comunque raggiungibile da sud, mentre sono 8 i punti in cui si viaggia a senso unico alternato per garantire la più ampia sicurezza, in due soli casi regolato da semaforo: sulla Sp 513 a Vetto, e sulla Sp 63 tra La Strada e Casina".

Rispetto a Ponte Secchia da un anno Comune, Provincia e Regione hanno "provveduto a progettare un intervento da circa mezzo milione e a reperire i necessari finanziamenti – continua il presidente – I lavori, finalizzati una migliore regimazione a monte e canalizzazione a valle delle acque, erano già programmati per questa estate. Una volta completato il cantiere questa storica criticità sarà definitivamente risolta".