FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Stop all’accesso in Guardia Medica. Ci sarà un unico numero per tutti

Rivoluzione Ausl. I cento medici impegnati nel servizio dirotteranno le chiamate verso i vari punti provinciali. La dg Marchesi: "Siamo convinti che questa nuova organizzazione migliorerà a risposta ai bisogni dei cittadini".

Stop all’accesso in Guardia Medica. Ci sarà un unico numero per tutti

Inizia dalla Guardia medica il riordino del sistema sanitario reggiano, nell’ambito della più ampia riorganizzazione dell’emergenza-urgenza emiliano-romagnola. Dalla sera di lunedì 2 ottobre entrerà in funzione la centrale telefonica unica con numero 0522-290.001, mentre andrà in pensione il vecchio numero verde. Gli ambulatori della Continuità assistenziale saranno 10, ma sarà impossibile l’accesso diretto da parte dei pazienti a meno che non siano gli stessi medici contattati telefonicamente a dare l’appuntamento. I dirigenti dell’Ausl ieri hanno presentato le novità, sottolineando che "non ci si potrà più presentare spontaneamente agli ambulatori senza appuntamento: per una questione di sicurezza dei pazienti e degli stessi medici". Il servizio - dedicato alle cure non urgenti - sarà sempre attivo nei giorni feriali dalle ore 20 alle 8; nei festivi e prefestivi per 24 ore. Gli ambulatori sono aperti dalle 20 alle 24 nei feriali, e dalle 8 alle 24 nei prefestivi e festivi. Sono collocati in varie sedi, tra cui ospedali e Case della Comunità a Castellarano, Castelnovo Monti, Castelnuovo Sotto, Correggio, Guastalla, Montecchio, Puianello, Reggio Emilia, Scandiano, Villa Minozzo. Il numero dei dottori operativi sul servizio resta invariato: circa cento "camici bianchi" tra part-time e tempo pieno, per un totale di 90 effettivi: medici e specializzandi già laureati che hanno nelle ultime settimane hanno seguito un corso apposito per poter usare il nuovo sistema informatico che gestirà tutte le chiamate. In servizio saranno 10 medici durante le ore diurne, e 6 durante il turno notturno; secondo le statistiche, un medico dalla centrale risponde e referta 5-6 chiamate all’ora, con picchi di 8-10. Rispetto all’urgenza, il 60-65% delle richieste dei cittadini si risolve con consigli telefonici, molti meno quelli che si trasformano in visite ambulatoriali oppure che presentano una sintomatologia tale da richiedere l’intervento urgente del 118. Altra opzione, l’attivazione di una delle 8 squadre che eseguono le visite domiciliari negli stessi orari della Guardia medica (nei feriali dalle 20 alle 8, e nelle 24 ore nei giorni prefestivi e festivi).

"Siamo convinti che questa nuova organizzazione migliorerà parecchio la risposta ai bisogni dei cittadini e saremo sempre vigili per apportare eventuali correttivi al sistema", ha dichiarato Cristina Marchesi, direttrice generale dell’Azienda sanitaria: "Ora il cittadino per parlare con un medico deve fare tre passaggi: telefonare, scegliere il distretto e infine la sede. Da lunedì tutti i medici risponderanno subito al numero unico". Michele Pescetelli (resp. Cure primarie Area Nord) ha illustrato come sia stata standardizzata la procedura di valutazione dei casi, "attraverso l’uso di un applicativo informatico costruito ad hoc, prodotto dalla nostra azienda e da noi gestito, molto flessibile, e con possibilità di modifiche grazie ai tecnici". Quando il cittadino telefonerà al numero unico 0522-290.001, il medico (tantissimi parlano anche inglese) grazie ai dati anagrafici apre davanti a sé una cartella-paziente e, attraverso un percorso di domande guidate, compila vari campi. "Il medico decide in scienza e coscienza cosa fare, ma il programma di orientamento lo guida nella corretta scaletta dell’intervista. Se ritiene il caso grave, attiva la centrale operativa del 118 (tra i pazienti che saranno valutati con particolare attenzione, i bimbi molto piccoli o con sintomi importanti). Oppure offre consigli, o fissa una visita". Quando questo sistema sarà operativo in tutta l’Emilia-Romagna - un processo che si prevede possa richiedere circa un anno - sarà infine attivato il numero unico 116117.