Una matricola ‘terribile’. È un po’ questa la fama che gli addetti ai lavori attribuiscono al Mantova, una neopromossa che però potrebbe essere già all’altezza della categoria, grazie al gioco collaudato e molto offensivo sviluppato da Possanzini (foto). Il tecnico, ex attaccante di buon livello con le maglie di Brescia e Reggina, è considerato uno degli allenatori emergenti del panorama italiano nonché ‘discepolo’ di Roberto De Zerbi del quale è stato assistente sia al Sassuolo che allo Shakhtar Donetsk.
"Le sue squadre giocano a memoria", è un po’ il commento più gettonato quando si cerca di inquadrarne le qualità. Al gruppo che ha conquistato la promozione, di cui fanno parte tanti ex come Panizzi, Muroni e Solini, sono stati aggiunti due giocatori di grande qualità per la B come Mancuso (20 reti in 37 partite a Empoli nel 2020-2021) e Aramu, trequartista con un mancino affilato in cerca di riscatto dopo una stagione difficile al Bari. "Iniziare con la Reggiana è stimolante – ha spiegato il tecnico del Mantova in conferenza – Vogliamo farci trovare subito pronti e dovremo calarci immediatamente in questa nuova realtà, ma senza snaturarci. Conosciamo il nostro valore anche se ci sono sempre variabili fuori controllo. I granata hanno un’identità precisa, dovremo capire quando giocare in verticalità e quando sfruttare il possesso". La gara sarà molto ‘tattica’ e probabilmente equilibrata, con la Reggiana che non dovrà farsi attirare troppo dalla possibilità di andare a prendere alto l’avversario. Servirà grande equilibrio e ovviamente freddezza.
f.p.