Nello sciopero di oggi non sono previste fasce di garanzie, anche se la normativa prevede che vengano assicurati agli utenti i servizi minimi: servizi di trasporto urbano ed extraurbano mediante l’impiego del 30% del personale viaggiante. Gli utenti possono ottenere informazioni in tempo reale sull’effettivo stato del servizio direttamente sul proprio smartphone o tablet, scaricando l’applicazione gratuita ’Seta’ . Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione ’Quanto manca?’ del sito internet di Seta dove si può trovare anche l’elenco delle corse garantite.
È in programma una manifestazione nazionale a Roma alle 11. "Nonostante tutti i tentativi per ricercare un accordo – fanno sapere i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil, Faisa Cisal e Ugl Fna – si è dovuto prendere atto delle indisponibilità delle organizzazioni datoriali a rinnovare un contratto nazionale, ormai scaduto lo scorso 31 dicembre 2023, con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita". Mercoledì i sindacati hanno incontrato Seta, un summit durato quattro ore, dalle quali però non sono emerse novità soddisfacenti per i sindacati sul secondo livello del contratto: "L’azienda ha rimandato a un ulteriore incontro per il 22 novembre, il tempo necessario a produrre modifiche sulla bozza dell’ipotesi di accordo. L’azienda ci ha comunicato che per armonizzare i contratti tra chi è stato assunto prima del 2012 e chi dopo riesce a mettere sul piatto 600mila euro". Una somma che viene giudicata "inadeguata" rispetto ai due milioni di euro considerati necessari.
E per la prima volta parla anche Federico Parmeggiani, membro del Cda in rappresentanza del Comune di Reggio nell’assemblea dei soci di Seta. "C’è una trattativa in corsa tra sindacati e azienda – premette in relazione alla bagarre sul piano di rilancio – e un business plan non ancora approvato. Sarebbe scorretto parlarne, ma posso assicurare che stiamo cercando di trovare una soluzione".
Poi si lancia in considerazioni generali: "Al di là di ciò che si decide di fare tra società e pubblico – spiega – io presto la mia competenza tecnica per migliorare problemi sistematici. Mi preme però ribadire un concetto sacrosanto che da più parti viene evidenziato e cioè che a livello nazionale il trasporto pubblico versa in una situazione non semplice, con aggravamento particolare dopo la pandemia. Una situazione che deve essere risolta in primis dal Governo con un piano trasporti che abbia un respiro nazionale, tutte le aziende hanno problemi analoghi e il settore ha bisogno di risorse su ogni livello".
Gianpaolo Annese
Daniele Petrone