DANIELE PETRONE
Cronaca

Stazione, il Comitato dice basta "Troppo alcol e affitti in nero Inviato un esposto al sindaco"

Federica Bertolini, portavoce dei cittadini: "Vogliamo un incontro e risposte concrete" "Rifiuti a terra, qui nessuno fa la raccolta porta a porta. Andrebbe spiegata a tutti, casa per casa".

Stazione, il Comitato dice basta "Troppo alcol e affitti in nero Inviato un esposto al sindaco"

di Daniele Petrone

Federica Bertolini, portavoce del Comitato Viale IV Novembre nonché odontoiatra con un studio storico proprio in piazzale Marconi, è stata una settimana difficile in zona stazione.

"Fosse solo quest’ultima settimana...". (dice con tono arrabbiato)

La baby gang col pitbull, l’arresto di uno spacciatore sotto i portici e poche sere fa la brutale aggressione fuori da un mini market…

"Sono due-tre settimane che accadevano episodi reiterati di bivacco sotto i portici. Abbiamo più volte invitato queste persone ad alzarsi e ad allontanarsi, ma non ascoltano. Poi questo cane dall’aspetto feroce che gira indisturbato senza museruola, non ci ha lasciato proprio del tutto tranquilli. Di sera c’è da aver paura. Così abbiamo presentato un esposto".

A chi?

"Al sindaco Luca Vecchi. Abbiamo inviato una mail pec, non è la prima e temo, ahimè, che non sarà l’ultima. Non ci è stato ancora risposto, ma ha trenta giorni per farlo".

Il problema però è urgente. Cosa chiedete?

"Vogliamo un incontro nel quale avere risposte e proposte di soluzione. Un intervento immediato. Non so però, non mi sembra molto predisposto, ma continueremo a batterci".

Quali sono le priorità?

"Basta sentire le attività commerciali condotte da persone di origine straniera, ma integrate. Se ne vogliono andare anche loro. Qui il mercato etnico è forte ed è insediato da tempo, ma i clienti avendo timori per la situazione del quartiere, non ci vanno più. Sento tanto parlare di negozi sfitti in centro, ma ce ne sono già tanti anche qui. Anche perché dove siamo, non siamo in centro pure noi? Ci si riempie la bocca sul concetto di legalità. Che per me significa benessere in tutte le famiglie, non solo quelle delle piazze principali".

Una soluzione per cominciare a debellare il degrado?

"Limiterei le concessioni ai mini-market. Ce ne sono una marea. Ci sono solo negozi alimentari qui. Ma un controllo su cosa vendono è mai stato fatto? Se si guarda a fondo, venderanno 4 mele e 200 birre… La distribuzione di bevande alcoliche qui è una piaga. E ora che arriva l’estate, con la gente che resta fuori a tarda ora, sarà ancora peggio".

Questura e forze dell’ordine hanno intensificato i presidi nonché i controlli sulle abitazioni. Ma evidentemente non basta.

"La colpa però è anche dei cittadini. Perché se ognuno facesse il proprio dovere anziché affittare ad extracomunitari pur di percepire un affitto in nero, la situazione sarebbe diversa. Ci sono tanti appartamenti abbandonati ancora occupati e pure nei negozi sfitti ci dormono dentro degli irregolari. Come comitato appena possiamo, segnaliamo. Noi però facciamo anche un altro lavoro. Credo che bisognerebbe coinvolgere di più anche gli amministratori di condominio. Ognuno deve avere una responsabilità. Ma c’è anche un altro grande problema".

Prego, dica.

"I rifiuti. Abbiamo il porta-a-porta con la differenziata. Peccato che nessuno la faccia. Ci sono i bidoni che spesso sono vuoti e coi sacchetti fuori o buttati per strada. Avevamo già segnalato la questione. Ci hanno detto che avrebbero fatto qualcosa, Iren e Comune. Son passati mesi e non è cambiato nulla. Aspettiamo l’assessore Carlotta Bonvicini...".

Come si risolve secondo lei?

"Con l’educazione. Si parte da qui. Ci vogliono dei ragazzi che vengano a spiegare alle persone, casa per casa, attività per attività, come si conferiscono i rifiuti e a controllare se tutti hanno i bidoni. Tutti paghiamo la Tari e abbiamo eguali diritti e doveri. Spesso nelle abitazioni non ci sono i campanelli oppure nessuno risponde. E allora che venisse anche la polizia locale...".