CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Stazione di Reggio Emilia, ancora sangue. Agguato nella notte per gelosia. Accoltella il rivale per sei volte e scappa: è caccia all’uomo

Aggressione choc in via Ceva, un 30enne ricoverato in chirurgia d’urgenza a Parma. Lo sfogo dei residenti: "Siamo dei resistenti a continuare a vivere così. Meritiamo il Tricolore"

Stazione, ancora sangue. Agguato nella notte per gelosia. Accoltella il rivale per sei volte e scappa: è caccia all’uomo

Aggressione choc in via Ceva, un 30enne ricoverato in chirurgia d’urgenza a Parma. Lo sfogo dei residenti: "Siamo dei resistenti a continuare a vivere così. Meritiamo il Tricolore".

Reggio Emilia, 18 agosto 2024 – Aspetta il rivale in amore restando ben nascosto in via Ceva, complice il buio della sera, e quando lo vede arrivare, accompagnato dalla sua (ormai ex) ragazza, lo segue nel cortiletto, lo aggredisce alle spalle e lo colpisce con sei fendenti. Poi si dilegua nella notte. L’autore del grave gesto sarebbe un ragazzo di origine magrebina, ora la polizia di Stato è sulle sue tracce. Questa volta non ci sarebbero questioni di droga in sospeso ma tutto ha origine da una questione amorosa: la vittima - un 30enne originario della Nigeria -, infatti, è il nuovo fidanzato di una ragazza italiana, che prima stava insieme all’aggressore. A quest’ultimo la cosa non è andata giù ed è per questo che avrebbe deciso di vendicarsi. Così, venerdì sera, attorno alle 23.15, ha atteso nascosto il rivale (oppure l’ha seguito, ancora non è chiaro) aspettando il momento giusto per colpire: poi, giù col coltello, per ben sei volte, ferendo la vittima al torace, alla schiena e al gomito, poi la fuga. La ragazza, ancora molto scossa, ha riferito che l’uomo è spuntato alle spalle del suo nuovo fidanzato. Dopo l’aggressione, però, non ha allertato subito i soccorsi ma ha portato il 30enne in casa, cercando di ripulirlo dal sangue e di curarlo come meglio poteva. Dopo un po’, però, dopo circa un’ora dall’aggressione, vista la gravità della situazione, ha chiamato il 118, che a sua volta ha avvertito la polizia di Stato. Il 30enne è stato prima portato al Santa Maria Nuova, per poi essere trasferito al Maggiore di Parma, dove è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza. Uno dei polmoni sarebbe stato perforato, ma il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita. La scena è stata in parte ripresa dalle telecamere, ma si riesce a vedere solo l’uomo prima che entri in azione. Poi, le persone coinvolte si spostano dentro il vialetto che porta all’ingresso del palazzo ed escono di scena. Ma quelle immagini potrebbero essere sufficienti per permettere agli investigatori di risalire all’autore dell’aggressione. Ieri mattina sul posto anche la Scientifica.

È l’ennesimo fatto di sangue alla stazione storica, un’altra scena agghiacciante nel cuore del quartiere ormai da tempo senza un attimo di tregua, il secondo grave nel corso di questa settimana (mercoledì scorso il pestaggio in piazzale Marconi di un 21enne che aveva rubato un telefonino, finito in ospedale per le botte). Dire che i residenti sono al limite è un eufemismo: "Non è normale tornare a casa con le forze dell’ordine che ci dicono ’attenti al sangue – il loro sfogo –. Noi residenti meritiamo il Tricolore perché restiamo qui a difendere la civiltà, perché non ce ne stiamo andando. Siamo dei residenti a vivere in quella bruttezza e in quella sporcizia. Cosa succederebbe se iniziassimo a lasciare il quartiere? Meritiamo un riconoscimento".