Stalking al compagno di cella. Minacciato da un 37enne dopo aver rifiutato avance

Le intimidazioni: "Allora preparati perché ti do due coltellate vere e ti ammazzo... ti taglio il viso". La vittima ora è sottoposta all’affidamento terapeutico in prova in una comunità .

Stalking al compagno di cella. Minacciato da un 37enne dopo aver rifiutato  avance

Il giudice Andrea Rat

Un uomo che oggi ha 37 anni deve rispondere di stalking nei confronti del compagno di detenzione alla Pulce, fatti che sarebbero avvenuti un anno fa all’interno della sezione Orione destinata ad accogliere persone transgender.

Secondo la ricostruzione accusatoria, il 37enne gli avrebbe recapitato missive e, dopo che l’altro aveva rifiutato avance, lo avrebbe minacciato: "Allora preparati perché ti do due coltellate vere e ti ammazzo... ti taglio il viso".

Non solo: ogni volta che passava dalla sua cella, l’imputato gli avrebbe detto che, appena finito il divieto di incontro tra i due, gli avrebbe fatto del male. I fatti contestati sarebbero avvenuti nella sezione Orione dall’ottobre al 25 novembre 2023, quando poi scattò il trasferimento dell’attuale imputato in un altro istituito penitenziario.

Davanti al giudice Andrea Rat, il detenuto che avrebbe subito le condotte persecutorie, un 35enne senza fissa dimora – attualmente sottoposto all’affidamento in prova terapeutico in una comunità che si trova in un’altra regione – si è costituito parte civile. Si ravvisano danni dovuti alla sofferenza e alla paura costante che avrebbe provato a causa dello stalking subito. Secondo l’ipotesi accusatoria, il 37enne avrebbe minacciato l’altro di morte e le condotte sarebbero continuate anche mentre era stato sottoposto a isolamento. Attraverso bigliettini scritti a mano e consegnati da altri detenuti, sarebbero proseguite le minacce, al punto da causare al 35enne problemi a livello psicofisico. Ieri la difesa ha chiesto una sentenza di non luogo a procedere, mentre il giudice ha deciso il rinvio a giudizio.

Alessandra Codeluppi