
Letizia Davoli, consigliera di Fratelli d’Italia al Comune di Reggio
Il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Reggio Emilia insiste nel chiedere trasparenza sull’istituzione e la gestione dello “Sportello Antirazzismo”, avviato dal Comune nell’ambito del progetto europeo “Cities”. Un progetto che da diversi giorni sta facendo discutere in città. Dopo la bocciatura di un ordine del giorno urgente, presentato in sala del Tricolore lo scorso lunedì, FdI ha presentato oggi un’interrogazione alla Giunta- con 12 quesiti- a firma della consigliera Letizia Davoli.
L’atto dà così voce alle perplessità espresse riguardo alla trasparenza dell’affidamento alla cooperativa sociale Dimora d’Abramo, ai costi sostenuti (oltre 28.000 euro in affidamento diretto), alla gestione delle segnalazioni e a possibili conflitti d’interesse tra l’amministrazione, la Fondazione Mondinsieme che ospita il servizio e la cooperativa.
Come sottolineato ieri in Regione anche da Alessandro Aragona (che a Reggio è coordinatore provinciale e consigliere in Comune del partito di Giorgia Meloni), infatti, la presidente della Dimora di Abramo, Ilaria Nasciuti, è la sorella del sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti e pertanto cognata di Carlotta Bonvicini, assessore alle Politiche per il clima e la Mobilità sostenibile del Comune di Reggio. "Chiediamo chiarezza su dodici punti cruciali – spiega dunque Davoli – dalle modalità di selezione della cooperativa ai rapporti pregressi con il Comune, fino alla tutela della privacy e al rischio di strumentalizzazioni ideologiche". Questo perché "dopo il respingimento del nostro ordine del giorno in Consiglio – conclude la consigliera – la maggioranza ha dimostrato chiusura al dialogo, alimentando ulteriori dubbi".