
Ad Antonio e sua moglie non sembra vero di poter passare tutto il giorno con il loro meticcio di nome Leo. Adottato in canile circa 6 anni fa, per i primi tre anni poteva condividere il pomeriggio con i figli di Antonio che frequentavano la scuola, ora entrambi all’Università a Milano e di rientro solo per il weekend. Nell’era del Covid, dove tutto è diventato strano e virtuale, la relazione con i nostri animali si è decisamente rinforzata, almeno sul piano temporale, ossia sul tempo che dedichiamo loro.
Lo smart working o lavoro agile consiste nel lavorare da casa e ha caratterizzato l’epoca della pandemia. Insieme alla chiusura di scuole e università ha segnato, e soprattutto contrassegnato, un periodo tragico e particolare della nostra era. Il silenzio agghiacciante delle strade è stato scandito dalle frequenti sirene delle ambulanze, gli studenti hanno dovuto iniziare a rivoluzionare il loro modo di seguire le lezioni, tutto il nostro mondo e soprattutto le nostre relazioni sociali si sono allentate e modificate.
Le uniche relazioni che sicuramente ne hanno guadagnato sono quelle con i nostri animali, soprattutto per loro che ancora si domandano come mai rimaniamo a casa, magari in pigiama, attaccati a un computer anziché andare al lavoro. In questo periodo Leo vive in simbiosi con Antonio, durante il giorno seduti uno di fianco all’altro di fronte al computer, lunghi periodi alternati solo da brevissime passeggiate nel giardino condominiale. Leo è felicissimo di questa situazione, non gli sembra vero di avere sempre il proprietario al suo fianco e, seppur le passeggiate serali siano diventate molto più brevi, Leo è felicissimo ugualmente. Durante le video conferenze Antonio è costretto a spostare Leo in un’altra stanza, altrimenti si mette sull’attenti e inizia ad abbaiare a chi si palesa sullo schermo.
Lo smart working costringe a orari estenuanti e difficilmente si stacca dal lavoro, ma Antonio ha sempre Leo al suo fianco e a tarda notte, stanchi e esausti, si addormentano sul computer.
Marco Catellani veterinario dipendente Ausl