DANIELE PETRONE
Cronaca

Sit-in contro Portanova Le femministe in piazza "Qui non lo vogliamo" Intanto lui ringrazia i tifosi

L’associazione ‘Non Una di Meno’ stasera protesterà davanti al municipio dopo l’ingaggio della Reggiana del calciatore condannato per strupro di gruppo. Il giocatore pubblica sui social la foto dello striscione esposto dagli ultras.

Sit-in contro Portanova  Le femministe in piazza  "Qui non lo vogliamo"  Intanto lui ringrazia i tifosi

Sit-in contro Portanova Le femministe in piazza "Qui non lo vogliamo" Intanto lui ringrazia i tifosi

di Daniele Petrone

"Stupratori in campo non ne vogliamo". È lo slogan dal titolo fortissimo del sit-in indetto per stasera alle 20,30 in piazza Prampolini dall’associazione femminista Non Una di Meno per protestare contro l’ingaggio da parte della Reggiana del calciatore Manolo Portanova, condannato a sei anni di reclusione, in primo grado e in abbreviato, per violenza sessuale di gruppo. Una presa di posizione durissima quella delle donne che rispondono a distanza agli ultras che due giorni fa si erano schierati a favore del giocatore con uno striscione esposto durante un’amichevole nel ritiro granata di Toano. "Nella vita come allo stadio... fino al terzo grado nessuno è condannato", recitava il lenzuolone che è stato ripreso sulla pagina Instagram dallo stesso calciatore che ha accompagnato la pubblicazione con un "Grazie Regia".

Ma se gli ultras sono scesi simbolicamente in campo, le femministe replicheranno in piazza a colpi di slogan: "Te lo buco io sto pa...triarcato", uno dei più gettonati. Il volantino lanciato sui social dell’associazione ha ricevuto poi un torpiloquio di commenti dei tifosi che difendono il centrocampista al grido del ’garantismo’. "Non ci stupisce – chiosa Carla Ruffini, presidente di Non Una di Meno – Sappiamo che i modi del calcio e degli ultras sono questi. Sono mondi con poche luci e tante ombre...". L’associazione poi entra nei dettagli del flash-mob puntando il dito contro il club granata: "L’ingaggio di Portanova è l’ennesima offesa alle vittime di violenza che macchia la nostra città. Una vicenda orribile, di cui si è resa scandalosa protagonista la dirigenza della Reggiana che, anteponendo gli interessi economico-calcistici a qualsiasi criterio di rispetto per chi subisce quotidianamente l’affronto sessista".

E ancora: "Vogliamo ricordare che Portanova non ha toccato un pallone in partite ufficiali dal dicembre scorso, tagliato fuori dallo stesso Genoa. A gennaio era previsto il passaggio al Bari ma la protesta dei tifosi ne ha bloccato il trasferimento. L’unica squadra disposta a comprarlo o prenderlo in prestito era l’İstanbulspor Kulübü in Turchia. Ma poi è arrivata la Reggiana, ad accogliere tra le sue braccia “materne”, come risorsa da valorizzare per il rilancio della squadra, lo stupratore condannato. Che brutta storia. Siamo furiose e indignate, porteremo in piazza la nostra vibrante protesta".