BENEDETTA SALSI
Cronaca

Il sindaco di Vezzano attacca Materazzi sui social e il campione reagisce. Valanga di minacce di morte a Vescovi

Il primo cittadino dell’Appennino reggiano appena rieletto costretto a chiudere i social: “Intimidazioni anche alla mia famiglia, ma rivendico il mio messaggio”

Il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi e l'ex calciatore Marco Materazzi

Il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi e l'ex calciatore Marco Materazzi

Reggio Emilia, 30 giugno 2024 – Una vera e propria slavina di insulti, minacce e odio, quella che si è abbattuta sul sindaco di Vezzano sul Crostolo Stefano Vescovi, dopo un suo commento sotto un video pubblicato ieri dal campione del mondo ed ex bandiera interista Marco Materazzi.

"Vergogna del calcio italiano. Miracolato". Questo il messaggio postato dal profilo 'vesco10ste', pagina privata Instagram del primo cittadino di 36 anni appena rieletto (lista civica, appoggiata anche dal Pd) del Comune di poco più di quattromila abitanti del primo appennino reggiano.

La reazione social di Marco Materazzi al sindaco di Vezzani Stefano Vescovi
La reazione social di Marco Materazzi al sindaco di Vezzani Stefano Vescovi

Un commento che non è per niente piaciuto all'eroe del Triplete, tanto che si è preso la briga di andare a verificare a chi appartenesse quel profilo. "Ieri sono tornato da Berlino e ho ritrovato su quel campo gente con cui ho condiviso una delle gioie sportive mie più grandi... Ho fatto una foto, l'ho postata e un individuo mi scrive cose senza senso e per di più non inerenti sicuramente alla nazionale italiana - ha scritto Materazzi sui social -. Incuriosito cerco il suo profilo e mi accorgo che mi segue... A questo punto cerco di capire la sua infelicità!".

Materazzi posta poi una foto di Vescovi all'Olympiastadion con la maglietta della Juve: "...d'altronde non si può avere tutti la stessa fede, ma la cosa più vergognosa è che questa persona è un sindaco in carica. Scusate, di solito nemmeno li considero, ma uno che dovrebbe far bene alla comunità va premiato". E, a fianco, l'emoticon di un pagliaccio.

Da lì sono partiti gli insulti e le minacce di morte da parte dei tanti seguaci (oltre un milione) della pagina del campione nerazzurro. Tanto che lo stesso social network ha contattato Vescovi inviandogli un link per bloccare tutti i suoi profili, a causa delle troppe intimidazioni ricevute da lui e dalla sua famiglia.

"Il mio commento è ante partita e riguarda un video in cui vedevo Materazzi in tutti i suoi atteggiamenti storici: calci, pugni, offese, labbro rotto a giocatori, interventi da galera... Il post successivo era lui in foto con calciatori che per me, a differenza sua, sono esempi", commenta Vescovi. "Lui non è un esempio e il mio messaggio era questo: 'Non sei un esempio, sei miracolato ad aver vinto una coppa del mondo'. Detto ciò l'utilizzo mio superficiale dei social è certamente un errore. Ho ricevuto chiamata da Instagram per disattivare tutti i miei social a causa delle minacce di morte ricevute da me e dalla mia famiglia: offese di ogni tipo, scatenate dagli screen di Materazzi. A mia moglie, ai miei due figli. Il social si renderà disponibile a supportarmi nei prossimi giorni per raccogliere tutti i messaggi".

E prosegue: "L'obiettivo di Materazzi era scatenare questo nei miei confronti, tra l'altro consapevole che sarebbero arrivati alla mia famiglia dal momento che ha ripostato il mio profilo personale, e non quello politico. Storia triste.. di certo da questa esperienza il monito di utilizzare i social in maniera molto più attenta è arrivato".

Vescovi, comunque, rivendica il suo messaggio: "Non ho minacciato di morte nessuno o aizzato le persone contro di lui. Di certo non mi aspettavo che una persona con milioni di persone al seguito potesse scatenare l'odio dei suoi follower contro di me per un commento del genere, ma - lo ribadisco - non mi stupisce conoscendo i suoi storici atteggiamenti in campo. Condanno tutti i messaggi di morte rivolti a Materazzi, messaggi che non ha voluto ripostare, scegliendo il mio, dal mio profilo personale. Sto ricevendo anche tantissime chiamate di supporto viste le minacce che sto ricevendo. In futuro lo invito a non mettere in pubblica gogna nessuno, o eventualmente solo me, valutando che mia moglie e i miei figli nulla c'entravano. Ci sono persone che non reggono determinate cose".