di Daniele Petrone
"Il 5 agosto andremo a rogito. E un mese dopo daremo il via ai lavori". Silk-Faw rilancia con un ulteriore promessa e risponde così all’ultimatum lanciato dalle istituzioni rispetto al progetto annunciato un anno e mezzo fa per l’insediamento di uno stabilimento produttivo per la realizzazione delle supercar elettriche di lusso sportive a Gavassa. È quanto hanno spiegato ieri i vertici della joint venture sino-americana nel summit che si è tenuto in videoconferenza con Regione e Comune di Reggio.
La data è stata confermata anche al Carlino dai proprietari dell’area, i quali però fanno come San Tommaso: "Ci crediamo quando lo vediamo. Noi siamo qui e non siamo ancora in ferie, se ci convocano per quella data dal notaio, andremo e firmeremo come promesso, dato che abbiamo dato la nostra parola e siamo impegnati anche dal punto di vista morale con le istituzioni pubbliche che stanno facendo da garanti. Se viene realizzato qualcosa di importante per la città, saremo solo che contenti. Speriamo che non siano solo parole stavolta...".
L’azienda ha inviato una nota stampa, con parole molto diplomatiche al "miele", come se tutto fosse normale. Come se non fosse passato un anno e mezzo di rinvii e mancate promesse. E senza spiegare neppure gli addii dei top manager e i tempi così dilatati rispetto agli annunci. E dopo mesi di silenzio, promettono (ancora) che entro dieci giorni perfezioneranno l’acquisto e tra un mese avvieranno il cantiere.
"Confermiamo che l’acquisto del terreno di Gavassa sul quale stabiliremo anche sede e centro di innovazione, verrà concluso il 5 agosto e che durante la settimana del 5 settembre, congiuntamente a un’accelerazione delle attività di ricerca e sviluppo, si terrà la cerimonia di inizio lavori alla quale parteciperà il top management di Faw e Silk Ev (cinesi e americani, ndr). Regione e Comune manterranno un ruolo centrale".
Poi ci sono le parole di Li Chongtian, board member della joint venture: "Siamo impegnati nel successo della nostra partnership. Stiamo lavorando a stretto contatto con la dirigenza di Silk
per assicurarci che disponga delle risorse necessarie per realizzare il piano aziendale per progettazione e produzione in Italia di veicoli di primissima qualità, appartenenti alla Serie S della gamma Hongqi". In sostanza, si deduce che i soldi li metterebbero i cinesi, come da programma. Infine Jonathan Krane, chairman di Silk e Katia Bassi, managing director concludono: "La determinazione e il supporto dei nostri partner commerciali e istituzionali sono stati fondamentali per permetterci di procedere con l’acquisto del terreno a Gavassa sul quale sorgerà la nostra sede. In parallelo, continuiamo ininterrottamente a lavorare sulla progettazione delle vetture, di sistemi di propulsione elettrica e di software innovativi, al fine di concretizzare questo progetto unico per il futuro del settore automobilistico".