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Silk-Faw, ok al contratto di solidarietà Ma da Gavassa spariscono le bandiere

Siglato l’accordo tra sindacati e l’azienda sino-americana. Vecchi (Fiom): "Auspichiamo che il progetto prosegua". Intanto dall’area opzionata per lo stabilimento rimossi gli striscioni. La tassa pubblicitaria non risulterebbe pagata

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di Daniele Petrone

Da una parte è arrivato l’ok agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, dall’altra si aggiunge un altro segnale preoccupante: le bandiere di Silk-Faw – che fino a pochi giorni fa campeggiavano nell’area di Gavassa, opzionata per erigere lo stabilimento produttivo per le supercar elettriche di lusso (terreno per il quale non sono mai andati a rogito, dopo un anno e mezzo dall’annuncio) – sono sparite. Mentre due giorni fa sono entrate in azione le ruspe – non di Silk-Faw – ma per lavori commissionati dai soci proprietari del terreno. Gli striscioni azzurri con la scritta bianca Silk Sports Car (nuova denominazione della joint venture sino-americana) erano stati sventolati come mossa di marketing in occasione del passaggio in primavera scorsa del Giro d’Italia in città. Stando ai retroscena, all’ufficio tributi del Comune non risulterebbero pagamenti della tassa pubblicitaria prevista dalla normativa per chi espone cartelloni promozionali. Un ulteriore campanello d’allarme; per un’azienda che aveva promesso quasi un miliardo di investimenti sul territorio e tremila assunzioni, dovrebbero essere briciole. Ma già mesi fa, per citare un altro esempio, il sito internet saltò perché non erano stati versati diecimila euro per il dominio.

Ma la faccia più nera è quella che riguarda la forza lavoro. Dopo la denuncia sul Carlino dei dipendenti sul mancato pagamento di quattro mensilità di stipendio, è arrivato l’ok – era nell’aria da giorni – per la stipula del contratto di solidarietà per i lavoratori, siglato dalla Fiom Cgil e l’azienda.

"L’accordo riguarda tutti i dipendenti (una sessantina, ndr) dell’azienda, in gran parte figure professionali elevate che hanno deciso di restare all’interno del progetto di sviluppo della Hypercar S9". Il contratto prevede una riduzione di orario media massima dell’80%, come previsto dalla normativa, per andare incontro alla riduzione di attività che l’azienda sta avendo. L’azienda inoltre integrerà quanto previsto dalla normativa con una quota a proprio carico che coprirà buona parte della retribuzione dei lavoratori. Il sindacato, avendo considerato che alcune figure professionali si erano recentemente dimesse, ha proposto e condiviso con l’azienda il diritto alla riassunzione alle medesime condizioni. Infine, aggiungono Simone Vecchi, segretario provinciale Fiom e Viola Malandra, funzionaria Fiom Cgil: "Da parte dei lavoratori c’è stata soddisfazione rispetto all’accordo ottenuto e tutti auspicano che si risolvano presto i problemi esistenti e il progetto possa riprendere al più presto". L’accordo prevede che tutte le ore lavorate, salvo eccezioni, potranno essere svolte in regime di smart working.