Reggio Emilia, 26 agosto 2022 - La Guardia di Finanza di Reggio Emilia, su delega della Procura - che aperto un fascicolo esplorativo, al momento contro ignoti - ha avuto l'incarico di indagare sul progetto Silk-Faw, la joint venture sino-americana che dovrebbe costruire a Reggio Emilia un colossale stabilimento produttivo di auto di lusso elettriche, in cui dovrebbero trovare impiego circa un migliaio di lavoratori.
Silk-Faw Reggio Emilia, indagine della Finanza. La rivolta dei dipendenti
L'indagine della Procura avrebbe avuto impulso da un esposto di esponenti prima della Lega e poi di FdI. A motivare gli accertamenti fiscali, sarebbero soprattutto i continui slittamenti rispetto al piano industriale. Un modus operandi della multinazionale che sta tenendo in sospeso anche la Regione e che ha attirato, in tempi recenti, anche un richiamo all'ordine da parte del presidente, Stefano Bonaccini, che a maggio scorso aveva avvertito: "Silk Faw e i suoi partner dimostrino di saper andare avanti come hanno promesso. Non è ancora tutto al suo posto e noi, per ora, non abbiamo erogato un euro di fondi pubblici".
A luglio scorso, i manager della joint venture erano anche stati convocati dall'assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, ma finora non si sono visti sviluppi nella realizzazione del progetto.