"Al Santa Maria un operatore socio sanitario è stato quasi ammazzato mentre prelevava da un ubriaco un campione di urine. Si è trovato le mani al collo e solo per un caso è ancora vivo. Vogliamo andare avanti così, un pestaggio dopo l’altro? Oppure cerchiamo di alzare, insieme, un argine contro l’onda di piena della violenza? Il posto di polizia nel più grande ospedale del territorio non può chiudere alle 13, deve essere aperto h24". Sono le parole di Gennaro Ferrara, segretario generale Cisl Fp Emilia Centrale. "È un bollettino di guerra, prodotta da tre tipi di violenza: quella di chi è alterato perché ubriaco, drogato, mentalmente instabile e attacca i sanitari. Poi c’è la violenza dei cafoni, quelli che se ne fregano di tutto e tutti e credono che un pronto soccorso o un ospedale debbano rispondere ai loro ordini. Questo è un tipo di violenza in grande ascesa ed è una violenza del branco – spiega Ferrara –. Il terzo è quella di chi è esasperato, perché passa ore e ore al pronto soccorso senza una risposta o arriva dopo mesi di attesa a fare la sua visita". E aggiunge: "Occorre la presenza della polizia tutto il giorno, affinché possa intervenire in diretta. Il carcere? Bene, ma non basta. Capisco che i poliziotti costano, capisco che i bilanci dello Stato soffrono, ma non è civile chiedere a chi lavora per salvarci la pelle di mettere a rischio la sua. Bene al carcere deciso per chi picchia i sanitari, ma a parere del sindacato non basta. Assolutamente. Occorre intervenire a monte". E nei posti più duri come il servizio psichiatrico di Correggio o la Rems di Reggio, "ci sono pluripregiudicati, criminali che non hanno paura del carcere. Non possiamo chiedere ai sanitari di rischiare la loro vita ogni giorno". L’appello al sindaco: "Serve un Piano Marshall contro la violenza, un’agenda condivisa di cose pratiche. Mi appello all’Ausl e al sindaco Marco Massari, ci aiutino ad aprire questo cantiere per la sicurezza". Altro punto: "Ridurre i tempi di attesa e non lasciare sole le persone", è necessario "un assistente di sala nei pronto soccorsi, che aggiorni le persone in attesa, risponda ai loro dubbi. Un progetto che ci è stato presentato da infermieri vittime di violenza e che riteniamo fattibile, credibile ed efficace". Propone poi un hub per evitare il caos influenzale. Il posto di polizia h24 è anche la richiesta del sindacato degli infermieri Nursind che, per voce del segretario provinciale Natascia Cersosimo, afferma: "L’azienda Ausl fa orecchie da mercante. Si esprima: vuole garantire o no la sicurezza degli operatori? Il presidio di polizia del Santa Maria Nuova non d’essere operativo part-time. È un dato di fatto che il 90% delle aggressioni si verifica di sera e notte: è assurdo tenere scoperta proprio questa fascia oraria".
Cronaca"Si rischia la vita: serve un posto di polizia h24"