ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Si finge fisioterapista e scippa un’anziana. Nomade in manette: finisce ai domiciliari

Si è spacciato per fisioterapista e ha sfilato la collanina d’oro ad un’anziana. Ma una testimone che ha sentito le...

Si è spacciato per fisioterapista e ha sfilato la collanina d’oro ad un’anziana. Ma una testimone che ha sentito le urla della vittima, ha annotato la targa e lo ha fatto arrestare dai carabinieri con l’accusa di furto con destrezza. È successo domenica pomeriggio in via Lago Calamone. La 70enne stava passeggiando, quando è stata avvicinata dall’uomo che le ha offerto un massaggio al collo. Con una mossa fulminea le ha scippato il collier e si è dileguato in auto. La quale, nel database dei militari, è risultata essere intestata ad una nomade residente in via del Quarestimo. La pattuglia di miltiari si è appostata fuori dalla campina e ha bloccato la vettura in entrata alle 13,15. In manette è finito Andres Bracco, 28enne con diversi precedenti per furti, che lavora come addetto alle vendite. Dal giugno 2024 era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova. Il giovane è comparso ieri davanti al giudice Luigi Tirone.

Ha fatto dichiarazioni spontanee negando gli addebiti: ha detto di non aver preso la collana, di non aver visto l’anziana in volto e di essere stato al posto del guidatore; ha fatto riferimento a un’altra persona sulla quale ha riferito che era risalita in macchina e che poi lui aveva lasciato dove lo aveva ritrovato. Il pm Isabella Chiesi ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere alla luce dei precedenti specifici. Ha anche ritenuto non credibile la sua versione perché la collana è stata restituita dal padre e lui è stato riconosciuto.

L’avvocato difensore Cecilia Soliani ha detto che occorreva scegliere tra la contestazione della destrezza o quella metodo fraudolento perché poco compatibili. Sulla convalida si è rimessa a giustizia. Ha definito la richiesta di carcere spropositata rispetto all’offensività concreta dimostrata in quel fatto e ha rimarcato che, se è vero che lui ha precedenti, non è mai stato in carcere e attualmente è sottoposto a misura alternativa. I genitori hanno dato disponibilità ad accoglierlo: da qui l’istanza dei domiciliari della difesa, con possibilità di lavorare, oppure l’obbligo di firma e di dimora.

Il giudice non ha convalidato l’arresto, ritenendo che fosse avvenuto al di fuori della quasi-flagranza, dato che tra il furto avvenuto alle 12,52 e l’arrivo dei carabinieri alle 13,15 davanti al campo nomadi è passata circa mezz’ora e non vi erano prove evidenti o tracce del reato prima commesso. Inoltre ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari alla luce della condotta tenuta verso l’anziana e ha disposto i domiciliari in attesa del processo.

al.cod.