REDAZIONE REGGIO EMILIA

Si cerca Saman nei pressi di una porcilaia

La zona era già stata interessata da controlli ai pozzi. Ma ora si stanno verificando alcuni smottamenti di terreno rilevati nei giorni scorsi

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Continua a estendersi l’area di ricerca del corpo di Saman Abbas, la 18enne pakistana che la magistratura ritiene sia stata uccisa attraverso un piano ideato dai suoi stessi familiari. Ieri nelle campagne ormai da settimane interessate dall’azione di ricerca hanno operato nuovamente i carabinieri della Compagnia di Guastalla insieme ai militari del nucleo forestale reggiano, con l’unità cinofila dei carabinieri di Bologna.

Le forze dell’ordine stanno ispezionando pure la zona esterna di un allevamento suinicolo dismesso, a un chilometro dall’abitazione degli Abbas. Quella stessa zona, attorno all’ex porcilaia, era stata sottoposta a diversi accertamenti, in particolare per il controllo dei pozzi idrici e dei vasconi. Si stanno effettuando anche delle verifiche sui fossi e in alcune anomalie rilevate sul terreno. Verifiche effettuate sempre attraverso l‘utilizzo dell’unità cinofila.

Mentre oggi sono previste le operazioni di scopertura di tutte le serre per poter completare tutte le verifiche, come già fatto nelle serre già controllate. E grazie alla disponibilità di un’azienda di escavazioni del luogo, verranno effettuati dei carotaggi più intensivi attraverso strumentazioni specifiche con buchi di diametro maggiore in un centinaio di punti dove l’utilizzo dell’elettromagnetometro ha evidenziato anomalie, tutte mappate e destinate a un nuovo controllo dei cani molecolari. Nei punti più "sospetti" si procederà con le escavazioni.

E della vicenda di Saman si è parlato l’altra sera al consiglio comunale di Novellara, in virtù di una mozione presentata da "Novellara Bene Comune". Nel dibattito il sindaco Elena Carletti ha difeso l’operato di servizi sociali: "Il caso è stato seguito dagli operatori – ha detto – fino a quando la giovane ha espresso consenso a essere protetta. Non dimentichiamo che le persone devono esprimere consenso a un percorso di protezione. Credo che le azioni che questa mozione prevede siano importanti. Qui non si tratta di normative o di progetti che ci sono già, ma capire quanto tutto ciò sia efficace e come è possibile migliorare ulteriormente".

Dai banchi delle opposizioni, il capogruppo Cristina Fantinati ha invitato a non arrivare a conclusioni affrettate, visto che ci sono ancora indagini in corso: "In caso di mancanze dei servizi sociali si dovrà agire nelle sedi competenti. La mozione? E’ ricca di tanti progetti e buone intenzioni, ma non porta nulla di nuovo. Molti di quei progetti esistono già. E ci sono territori in cui già vengono messe in pratica. Inoltre, parlate di formazione per i mediatori culturali: l’aveva chiesta io nel 2019, ma mi era stato risposto che erano già adeguatamente preparati".

Antonio Lecci