BENEDETTA SALSI
Cronaca

Shabbar Abbas è arrivato in Italia: “La storia di Saman ha commosso anche il Pakistan”

L’uomo accusato dell’omicidio di Saman è atterrato nella notte a Ciampino e ora è nel carcere di Rebibbia. Il procuratore Paci: “E’ la prima volta che viene concessa l’estradizione da quel paese”

Reggio Emilia, 1 settembre 2023 – Tunica color tortora, ciabatte nere, una sportina rossa in mano con dentro le sue poche cose, grandi baffi neri che non smette di pettinarsi. Shabbar Abbas si è presentato così al suo appuntamento con la giustizia italiana. È la prima volta nella storia fra Italia e Pakistan che una estradizione attiva viene concessa. Non era mai accaduto.

Il padre di Saman ha fatto il viaggio rimanendo in silenzio sul volo dell'Aeronautica militare che nella notte lo ha portato a Ciampino, rivela il maggiore Maurizio Pallante, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia. Gli investigatori raccontano: "In aereo non ha detto assolutamente nulla, ha fatto tranquillamente il volo in silenzio, senza interagire".

Il pachistano, accusato dell'omicidio della figlia Saman insieme a quattro familiari, sta per essere trasferito in un carcere emiliano, non è stato detto quale.

Shabbar Abbas scende dall'aereo a Ciampino. La conferenza stampa, da sinistra: Colonnello Andrea Milani Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia, Dott Calogero Gaetano Paci Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, Generale GDF Ianni Giampiero direttore Scip e responsabile Interpol Italia, Dott Scudieri Costantino della Polizia di stato esperto per l’immigrazione del Ministero dell'Interno, Maggiore Maurizio Pallante comandante del nucleo investigativo Carabinieri di Reggio Emilia.
Shabbar Abbas scende dall'aereo a Ciampino. La conferenza stampa, da sinistra: Colonnello Andrea Milani Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia, Dott Calogero Gaetano Paci Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, Generale GDF Ianni Giampiero direttore Scip e responsabile Interpol Italia, Dott Scudieri Costantino della Polizia di stato esperto per l’immigrazione del Ministero dell'Interno, Maggiore Maurizio Pallante comandante del nucleo investigativo Carabinieri di Reggio Emilia.

L’arrivo in Italia e la conferenza stampa

L’aereo che ha riportato Shabbar Abbas in Italia è partito alle 16,15 di ieri (ore italiane) da Islamabad ed è atterrato nella notte all’aeroporto di Roma Ciampino, dove l’uomo è stato preso in consegna dalla polizia penitenziaria e accompagnato al carcere di Rebibbia in attesa del definitivo trasferimento in un carcere emiliano.

In conferenza stampa il procuratore di Reggio Emilia Calogero Paci ha dichiarato: "In questo processo di estradizione abbiamo riscontrato difficoltà superiori alle aspettative, ma il risultato dimostra la credibilità del sistema giudiziario italiano. Ringraziamo le autorità pakistane che hanno compreso che nella nostra richiesta non c'erano accezioni di giudizio valoriale o religioso, ma solo quella di consegnare un uomo accusato di un reato grave come l'omicidio, come prevedono le norme dell'Onu".

E aggiunge: "Questo risultato fa ben sperare il nostro Paese per un accordo più ampio, già in fase di gestazione, per creare relazioni bilaterali che allo stato ancora manca. In Italia abitano stabilmente oltre 200mila pakistani regolarmente censiti, ed è una necessità avere questo accordo".

La storia che ha commosso anche il Pakistan

Con la storia di Saman "l'opinione pubblica italiana ha subito uno choc, ma anche in Pakistan il caso ha destato forte commozione", ha spiegato il procuratore di Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci. "In quel Paese c'è una diversità valoriale, per esempio sui rapporti coniugali, ma mai si ritiene ammissibile l'omicidio", ha detto Paci, spiegando che le autorità pachistane hanno valutato "le solide fonti di prova" portate dagli investigatori italiani a carico di Shabbar.  

Dove andrà Shabbar in carcere?

Il procuratore i conferenza stampa risponde: "Shabbar sta arrivando in un carcere emiliano dove non ci siano altri detenuti di questo processo. Quindi non a Reggio Emilia". Quanto alla moglie Nazia, madre di Saman, è ancora ricercata. "Le indagini continuano - assicura Paci - con profilo basso per evitare qualunque tipo di fraintendimento e urtare la suscettibilità internazionale. E' solo esigenza di giustizia, non significa prevaricare un altro sistema. Contueremo a lavorare in silenzio e sotto traccia come abbiamo sempre fatto".

Non è previsto dalle norme che Shabbar venga interrogato nelle prossime ore, anche vista la fase avanzata del dibattimento.

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L’annuncio dell’estradizione

L’annuncio ufficiale del compimento della sua estradizione è deflagrato a metà del pomeriggio di ieri: "Il padre di Saman è in viaggio verso l’Italia. Un grande risultato per una piena risposta di giustizia dopo un atroce delitto". Lo ha messo nero su bianco il guardasigilli Carlo Nordio (che ha anche ringraziato telefonicamente per la collaborazione nella procedura il procuratore capo di Reggio, Calogero Gaetano Paci), seguito a stretto giro dal plauso del ministro degli Esteri Tajani ("è frutto di un grande lavoro diplomatico, ora la giustizia farà il suo corso") e della premier Giorgia Meloni.

Shabbar era stato arrestato il 15 novembre scorso nella regione del Punjab, su mandato internazionale, dopo essere fuggito dall’Italia assieme alla moglie Nazia all’indomani del delitto.

Un anno e mezzo di latitanza, poi mesi di richieste, rinvii e attese per il via libera della magistratura pakistana (arrivato il 4 luglio); ma mancava il parere ’politico’, deliberato insperabilmente a fine agosto. Così ieri il governo pakistano ha consegnato nelle mani del comandate del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio, Maurizio Pallante, l’uomo accusato di aver barbaramente ucciso la figlia Saman nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 nelle campagne di Novellara. Lo avrebbe fatto, stando alle accuse, assieme alla moglie (ancora latitante), al fratello Danish e ai due nipoti Ikram e Nomanhulaq; soffocata e sepolta sotto due metri di terra per essersi ribellata a un matrimonio con un cugino, perché aveva scelto di vivere liberamente.

"Un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan", ha concluso il ministro Nordio.

Il processo

L’8 settembre riprenderà il processo per il delitto davanti alla corte d’Assise di Reggio: in calendario, la testimonianza del fratello di Saman. E per la prima volta, in aula, potrà comparire anche Shabbar, che fino a oggi si era video-collegato (tra mille difficoltà) dal carcere in cui era detenuto in Pakistan.