ANTONIO LECCI
Cronaca

Setti riveste i panni di Gringoire dopo 20 anni

Matteo è tra i protagonisti del tour ’Notre Dame de Paris’, l’opera popolare di Riccardo Cocciante

di Antonio Lecci

Torna in scena, con un tour nazionale, "Notre Dame de Paris", una "opera popolare" di Riccardo Cocciante che festeggia i vent’anni di vita e che torna con il cast originale, di cui è uno dei protagonisti Matteo Setti, cantante reggiano lanciato proprio da questo show internazionale. E in occasione del ventesimo anniversario dal debutto, il celebre musical torna con serate dal vivo, con le musiche di Cocciante.

Per Matteo Setti, reggiano giramondo, si tratta del ritorno sulla scena che gli ha dato grande popolarità. "Per me è un sogno essere qui, in questo musical, con grandi artisti internazionali", ha sempre dichiarato Matteo già alle sue prime apparizioni sul palco di questo show. Di cui è di nuovo protagonista, dopo aver proposto canzoni di vario tipo, altri musical e perfino tour negli Stati Uniti a interpretare un repertorio swing ma anche la sua grande passione: i successi di Freddy Merqury e i Queen.

"Ma quando ti arriva la proposta di tornare sul palco di Notre Dame de Paris è davvero difficile dire di no", confida Matteo Setti. Ed eccolo qui, con un cast di alto livello, nella versione rinnovata della "opera popolare" che ancora incanta nel mondo.

Il tour è prodotto da David e Clemente Zard, con la collaborazione di Enzo Product Lt e distribuita da Vivo Concerti.

Si comincia il 4 marzo al Teatro degli Arcimboldi di Milano, con repliche fino al 27 marzo. Poi tappe ad Ancona, Jesolo, Firenze, al palazzo dello sport di Roma a metà maggio, Reggio Calabria, alcune serate a Lugano, in Svizzera, poi Lanciano, al Ferrara Summer Festival (dal 22 al 24 luglio), San Pancrazio Salentino, Pula, Palermo, Torre del Lago, Napoli, Bari, Catania, Eboli, a Casalecchio di Reno dal 9 all’11 dicembre, Torino a al Politeama Rossetti di Trieste dal 14 al 18 dicembre.

Dunque, un anno di grandi impegni per Matteo Setti, che sarà in scena con Lola Ponce nei panni di Esmeralda, Giò Di Tonno a interpretare Quasimodo (entrambi hanno trionfato anni fa al Festival dei Sanremo), Vittorio Matteucci, Leonardo Di Minno, Graziano Galatone, Tania Tuccinardi. L’opera popolare moderna più famosa al mondo si ispira all’omonimo romanzo di Victor Hugo. C’è molto entusiasmo nella ripresa di questo spettacolo, con le musiche che infondono un carattere europeo e tuttora attuale.

Un’opera che racconta una storia senza tempo, che può essere apprezzata da generazioni molto diverse tra loro e ha un fascino incredibile ancora dopo vent’anni. È la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame de Paris e del suo amore tragico e impossibile per Esmeralda, la bella gitana. Un amore condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia. Esmeralda è innamorata di Febo, il bel capitano delle guardie del Re, a sua volta fidanzato con Fiordaliso, una giovane e ricca borghese, ma la bellezza esotica e sensuale della zingara non lascia indifferente l’uomo che da subito se ne invaghisce. Anche Frollo, l’arcidiacono della cattedrale, è segretamente attratto da Esmeralda e in un raptus di gelosia e desiderio pugnala Febo alle spalle. Matteo Setti, nei panni del poeta narratore, ha il compito di introdurre e legare le varie parti di un grande show.