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Maxi sequestro di pesce non sicuro, come verificare la freschezza. I consigli per il consumatore

Quasi 800 chili di prodotti ittici non conformi nel Reggiano, perché non tracciabili o in cattivo stato di conservazione. I controlli dall’ingrosso al dettaglio, fino agli esercizi di somministrazione. Il vademecum dell’Ausl per tutelare la salute alimentare: dall’etichetta, alla cottura

Maxi sequestro di prodotti ittici non conformi e rischiosi per la salute dei consumatori nel Reggiano

Maxi sequestro di prodotti ittici non conformi e rischiosi per la salute dei consumatori nel Reggiano

Reggio Emilia, 23 agosto 2024 – Maxi sequestro di pesce non sicuro nel reggiano: quasi 800 chili di prodotti ittici non conformi perché non tracciabili o in cattivo stato di conservazione. I controlli sono stati svolti, come spiega l’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia, in tutto il territorio provinciale durante il mese di agosto per tutelare la sicurezza alimentare dei consumatori e per contrastare la pesca illegale

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Il personale del Servizio Sanità Pubblica Veterinaria Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale ha operato insieme alla Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di La Spezia. Le non conformità riscontrate hanno determinato il sequestro complessivo di 600 kg di prodotti ittici per assenza di tracciabilità e 170 kg perché rinvenuti in cattivo stato di conservazione, la contestazione di sanzioni amministrative, una segnalazione all’Autorità Giudiziaria e prescrizioni impartite agli operatori del settore.

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Controlli a tappeto: dall’ingrosso al dettaglio 

Nel corso dell’attività sono stati controllati depositi all’ingrosso, esercizi di vendita al dettaglio ed esercizi di somministrazione; l’attenzione del personale ispettivo è stata rivolta alla verifica delle condizioni igieniche dei locali e delle attrezzature, l’igiene delle lavorazioni e la formazione del personale, la tracciabilità dei prodotti, le informazioni per i consumatori riportate sulle etichette dei prodotti esposti in vendita, le indicazioni degli allergeni e degli ingredienti, la valutazione dello stato di freschezza dei prodotti e la modalità di conservazione.

Come verificare la freschezza del pesce

I prodotti della pesca rappresentano un alimento con importanti proprietà nutrizionali, tuttavia, per un consumo in sicurezza, al momento dell’acquisto, il consumatore deve verificare la freschezza del prodotto poiché i prodotti della pesca si deteriorano con estrema facilità.

Il vademecum per il consumatore

Leggere le etichette e pulire subito il pesce

Ecco alcuni consigli per aiutare il consumatore a gustare un buon piatto di pesce in sicurezza: la freschezza è un elemento indispensabile, prima dell’acquisto leggere le informazioni riportate sul cartellino di vendita e/o sull’etichetta per i prodotti pre-imballati, rispettare la catena del freddo, pulire in modo accurato ed eviscerare il pesce subito dopo l’acquisto.

Sushi, sashimi e carpacci: necessario congelare 

Nella preparazione di pesce da consumare crudo o poco cotto (pesce marinato, preparazioni gastronomiche della cucina orientale come sushi e sashimi, carpacci a base di pesce, pesci affumicati a freddo) è necessario sottoporre il pesce ad un trattamento di congelazione ad una temperatura di – 18 °C, per almeno 96 ore in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle. Questo trattamento è efficace per uccidere gli eventuali parassiti presenti.

Come cuocere per evitare parassiti

Il modo migliore per prevenire l’anisakidosi (malattia parassitaria causata dal consumo di pesce crudo o poco cotto infetto da nematodi del genere Anisakis) è cuocere bene il pesce ad una temperatura di + 60 °C per almeno 1 minuto, così come i normali metodi di cottura al vapore, al forno, frittura sono sufficienti per uccidere le larve.

Pesci essiccati o affumicati: nessun rischio

Alcune conserve, come i pesci salati, baccalà e le acciughe salate, i pesci essiccati (stoccafisso) i pesci affumicati a caldo (come alcuni salmoni che si trovano in commercio), in generale tutte le preparazioni a base di prodotti già cotti o congelati non costituiscono un pericolo per anisakis.