Non si placa il fronte dei ’no‘, in seguito all’annuncio dell’apertura di una sede di Forza Nuova nella nostra città, comunicata da Roberto Fiore, leader del movimento, nei giorni scorsi. Oltre alle note rilasciate dai partiti di sinistra, Anpi e Cgil, ora anche il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Reggio Emilia si unisce al coro. "Reggio Emilia – si legge nella nota del M5s – è una città simbolo dell’Antifascismo e della Resistenza, dove il sacrificio di tanti partigiani ha contribuito alla costruzione della democrazia e della libertà che oggi tutti noi viviamo. È anche la culla del Tricolore, emblema di un’Italia unita nei valori repubblicani e costituzionali. Consentire l’insediamento di un’organizzazione come Forza Nuova rappresenta un affronto alla memoria storica e ai principi democratici che caratterizzano la nostra comunità. Forza Nuova è tristemente nota per le sue posizioni estremiste e per episodi di violenza che hanno minacciato la coesione sociale e la sicurezza pubblica. Ricordiamo, in particolare, la recente condanna del suo leader, Roberto Fiore, a otto anni e sei mesi di reclusione per il suo ruolo nei gravi disordini avvenuti a Roma nel 2021. Riteniamo che sia dovere di tutti opporsi con fermezza all’apertura di questa sede".
Il comunicato poi si conclude con un accorato appello: "Come M5s invitiamo tutti i cittadini a partecipare a iniziative democratiche e pacifiche per difendere i valori fondanti della nostra Costituzione. Proponiamo inoltre l’avvio di una raccolta firme e di un tavolo di lavoro interistituzionale per valutare ogni strumento legale e democratico volto a impedire che ideologie che negano i principi fondamentali del nostro ordinamento trovino spazio a Reggio Emilia. La memoria dei nostri partigiani e il futuro delle nuove generazioni ci chiedono di agire con determinazione. La nostra città deve rimanere un esempio di democrazia e di rispetto per i diritti inviolabili di ogni persona". Contrari anche Prc, PaP e Pci: "Ci opponiamo ancora una volta al rigurgito fascista".
Cesare Corbelli