Da alcuni mesi a Casalgrande va avanti una vertenza delle insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Una situazione che sta creando lamentele da parte del personale dopo che sono emerse criticità sull’organizzazione del lavoro e sul rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro degli enti locali per il lavoro straordinario e "il mancato riconoscimento delle maggiorazioni". Dopo incontri e discussioni, il sindacato Adl Cobas Reggio (associazione diritti lavoratori) interviene per denunciare "un’ulteriore anomalia: ovvero che la possibilità del riconoscimento del lavoro straordinario e delle relative maggiorazioni sarebbe in ogni caso legato alle possibilità economiche di bilancio del Comune che nel caso fossero negative porrebbero la condizione di impossibilità di utilizzare il lavoro straordinario e di conseguenza l’impossibilità di garantire la continuità di servizi essenziali quali sono le scuole e i nidi dell’infanzia di Casalgrande come di tutti gli altri comuni dell’Unione Tresinaro Secchia". L’organizzazione sindacale ritiene che il "non riconoscimento delle maggiorazioni da lavoro straordinario, previsto per altri dipendenti degli enti locali in questi anni, sia discriminante verso le lavoratrici del settore educativo. Chiediamo all’amministrazione di Casalgrande e all’Unione di applicare il contratto collettivo nazionale che riconosce le maggiorazioni in caso di lavoro straordinario, lasciando la possibilità di scelta alle lavoratrici di utilizzare la banca ore o avere lo straordinario retribuito e comunque le maggiorazioni riconosciute in busta paga il mese successivo". Il sindaco Giuseppe Daviddi, interpellato sulla problematica, assicura che il Comune è "molto attento alla tutela dei diritti e al far lavorare al meglio i dipendenti ed ottenere servizi di eccellenza. Per la questione dei nidi e scuole dell’infanzia, la gestione delle buste paga è un tema che non compete al Comune, ma la gestione è stata conferita all’Unione. Adl Cobas ha inviato una Pec per una richiesta di incontro sui servizi nidi e scuole dell’infanzia. Ascoltiamo tutti e siamo quindi disponibili ad incontrarli". Nel documento trasmesso lunedì a Daviddi, il sindacato fa sapere che ha ricevuto, dall’ufficio personale dell’Unione, risposte "contraddittorie e interpretazioni normative non condivisibili". Adl Cobas, in una nota, ha spiegato che le lavoratrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Casalgrande durante l’estate "si sono organizzate con il sindacato avviando un percorso di approfondimento sulle condizioni lavorative, estendendo l’indagine ai Comuni limitrofi poiché i servizi educativi vengono gestiti unitariamente dall’Unione".
È stato poi richiesto e si è svolto un incontro con l’amministrazione alla presenza del responsabile della scuola, dell’assessore alla scuola, della pedagogista, del vicesindaco e del sindaco Daviddi. Dal confronto è emersa la "disponibilità all’attenzione della nuova giunta rispetto ai temi riportati e la necessità di approfondire le problematiche con l’ufficio competente la gestione del personale dell’Unione", dicono dal sindacato.
Matteo Barca