
E’ scattata ieri, per il diffondersi del coronavirus, la quarantena per alcune classi di Viano, Scandiano, Toano e Baiso. Sono sotto osservazione, per alcuni casi di positività, alcune classi dell’Istituto comprensivo Toschi di Viano (scuola media, due classi); del liceo Gobetti di Scandiano (tre classi tra linguistico e Industriale Informatico); dell’Istituto Comprensivo Foscolo di Toano (scuola media, una classe); dell’Istituto Comprensivo Toschi di Baiso (scuola media, una classe).
Per quanto riguarda montagna e collina, fino a pochi giorni fa si aveva notizie di un solo caso positivo: un docente dell’Istituto comprensivo Foscolo di Toano. In due giorni la situazione è notevolmente peggiorata.
Nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco di Viano, Nello Borghi, che fino al giorno prima aveva in quarantena soltanto una classe, ha ricevuto la segnalazione della messa in quarantena di un’altra classe. Stati di quarantena che coinvolgono le famiglie. Non si parla comunque di focolai in ambiti scolastici. "Tutti i ragazzi della classe - dice il sindaco di Baiso, Fabrizio Corti - dovranno affrontare un periodo di isolamento, durante il quale proseguiranno il loro percorso. Tutti stanno bene. Nei prossimi giorni, con i tamponi, continueranno monitoraggio e tracciamento".
Intanto il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, denuncia la situazione del trasporto pubblico: pur rispettando la percentuale di riempimento, i mezzi del Tpl risultano affollati e in condizioni ‘critiche’ rispetto al Covid. L’altra mattina Daviddi e gli assessori Daniele Benassi, Laura Farina e Alessia Roncarati negli orari più frequentati dagli studenti hanno utilizzato tre corse della linea 96 e una della linea 68. "I mezzi - afferma Daviddi - sono autorizzati a trasportare un numero massimo di studenti troppo elevato: anche riempendo l’autobus all’80%, si rischia di avere oltre 100 persone. E già con 60 – 70 persone si crea un certo assembramento. Rispettare il distanziamento diventa difficile". Daviddi sesgnala anche la criticità dei momenti di salita e anche "l’atteggiamento scortese dei controllori in cui ci siamo imbattuti".
Settimo Baisi