"Il segreto? La condivisione". Una strategia affinata con gli anni, per aggirare il caro-scuola che, già a metà estate, diventa l’incubo dei genitori, specialmente di chi ha più di un figlio come i coniugi Pietro Onfiani e la moglie Manuela, che ne hanno sei. "I primi tre frequentano le medie, gli altri due l’asilo e l’ultima il nido. Siamo una bella squadra", commentano. La fine dell’estate per la famiglia Onfiani significa recuperare il materiale scolastico: "Prima di acquistare, verifichiamo se possiamo riutilizzare la cancelleria che abbiamo. Cerchiamo di recuperare il più possibile". Per i testi scolastici la famiglia si è attivata a giugno, appena sono stati pubblicati gli elenchi: "Li acquistiamo online, li paghiamo meno, con scontistiche interessanti. Ho tentato la strada dei libri usati ma alla fine ho notato che il risparmio è quasi nullo, parliamo di 3-4 euro di differenza per un testo con gli esercizi già svolti". Dividersi la cancelleria è la regola. "Si compra una sola cartellina per l’ora di arte o di tecnica, di colore neutro che vada bene per tutti. Stesso discorso vale per il compasso, le squadre, gli strumenti musicali e il computer". In più, Onfiani aggiunge: "I miei figli frequentano la stessa scuola e tra un’ora e l’altra cercano di scambiarsi il materiale". Così, con piccole accortezze, la famiglia Onfiani, a oggi ha speso "circa 150 euro a figlio, tra libri e cancelleria". Una somma alla quale non va ad aggiungersi il trasporto: "I bambini sono indipendenti: con gambe e biciclette raggiungono la scuola".
Due ragazzi, uno alle medie e l’altro alle superiori, e due ragazze, entrambe iscritte al liceo scientifico: questa la formazione della famiglia di Francesca Tagliati. "Come siamo organizzati? Ci siamo dati delle regole, cercando di accontentare tutti ma senza spendere troppo", premette Tagliati. Una è per l’acquisto dello zaino. "I miei figli sanno che non si comprano quelli con i personaggi, devono essere semplici ma soprattutto si cambiano solo quando si inizia un nuovo ciclo scolastico". E infatti, quest’anno, i due ragazzi, che iniziano rispettivamente medie e superiori, ne hanno ricevuto uno a testa: "Zaino della North Face dal valore di 120 euro ma pagato 95, è costoso ma lo useranno pure per altre attività". L’acquisto dei libri di testo per la scuola media è meno ‘salato’, spiega Tagliati: "Il più piccolo frequenta una scuola parentale e tra di noi ci scambiamo i manuali". Per le superiori le figlie invece provano a condividere i volumi. "Recuperando qualche libro usato nei mercatini, – dice la donna –, e non è facile perché ogni due anni cambiano le edizioni, e chiedendo ai miei figli di condividere i testi, al momento ho stimato 800 euro di spesa. Per la cancelleria invece preferisco rivolgermi ai supermercati, che hanno prezzi vantaggiosi".
Una nota dolente arriva con i trasporti: "Quest’anno per l’Isee, che sfora di poco il minimo richiesto, non abbiamo diritto al bonus. È impensabile pagare 400 euro a figlio, quindi abbiamo deciso che solo il più lontano da casa godrà dell’abbonamento. Gli altri andranno in bici e quando sarà possibile li accompagneremo io e mio marito".